In campo anche diverse associazioni e comitati come il “Comitato No Draghi”. La raccolta firme ha coinvolto anche l’Abruzzo.
Si tratta di un’alleanza, spiega l’avezzanese D’Andrea, docente di Diritto privato all’Università della Tuscia, “nata dall’esigenza comune di coinvolgere più forze con gli stessi obiettivi per poter entrare in Parlamento in un momento storico difficilissimo, che richiede la partecipazione attiva di persone concrete, serie, che hanno a cuore la sovranità dell’Italia e quindi il rispetto e l’applicazione della Costituzione del 1948”.
“Lavorare a questo progetto – continua il presidente di “Riconquistare l’Italia”, autore di un libro uscito recentemente per Rubbettino editore dal titolo ‘L’Italia nell’Unione Europea. Tra europeismo retorico e dispotismo «illuminato»’ – è stata una fatica, perché le elezioni sono vicinissime e stiamo correndo per raccogliere le firme, ma è stata una fatica entusiasmante. Ho lavorato e continuo a lavorare con persone che hanno le idee chiare, che sono preparate, concrete e con le quali ho stabilito un bellissimo rapporto. Si discute, ovviamente, ma senza mai alzare la voce, né prevaricare. Ci aspettano due mesi di fuoco, noi siamo pronti”.
“Le possibilità di entrare in Parlamento? Ci sono, anche se non bisogna mai volare alto. “Riconquistare l’Italia” arriva dopo anni di lavoro duro fatto dai militanti. Siamo partiti da una associazione per formare persone in grado di essere classe dirigente, ora c’è questa occasione a cui non abbiamo voluto sottrarci perché siamo consapevoli di essere in grado di fare il meglio per il nostro Paese. L’occasione è arrivata. E l’alleanza c’è e si basa su un programma studiato e condiviso che non lascia spazio a interpretazioni di sorta”.