Conclusa l’anteprima, Gironi Divini 2022 si avvicina alle date delle finali, che come di consueto si terranno nel weekend dopo Ferragosto a Tagliacozzo (seguite la pagina ufficiale gironidivini.it per restare aggiornati). Quella di quest’anno è stata un’anteprima “da paura”, per la qualità tecnica della giuria e per il coinvolgimento di oltre 50 cantine, tra le più rappresentative d’Abruzzo.
La grande novità è stata la presenza al tavolo di degustazione tecnico anche i produttori. Una cosa che non avviene di consueto (anzi, non avviene mai) e che invece ha creato un importante momento di confronto fra mondo della critica e della produzione. Per concretizzare tale progetto, sono stati organizzati dei momenti di degustazione direttamente «a casa» dei produttori. Anziché far spedire i vini e degustarli in maniera isolata, csono stati coinvolti i consorzi e le associazione, chiedendo loro di essere parte attiva non solo nella gestione operativa delle bottiglie, ma anche nella loro analisi e selezione. E così con il Consorzio Colline Teramane prima e con l’Associazione Terre di Casauria ci sono state due giornate di full immersion, tra calici, vini, commenti, in cui non sono mancati anche appunti schietti e diretti, con risposte altrettanto argomentate e puntuali. Un momento di crescita collettiva, in cui ad uscire vincitore è stato il buon vino d’Abruzzo.
In attesa di completare il lavoro con il tour di serate agostane, che toccherà i principali luoghi della Marsica, l’impressione generale è quella di un mondo del vino abruzzese in cui c’è voglia di fare e di farsi conoscere. Che i vini della nostra regione sia, per qualità, ai vertici dell’enologia nazionale, non lo scopriamo adesso. Ma questo ce lo diciamo e ce lo raccontiamo sempre fra noi, nel piccolo cerchio degli Abruzzo-lovers, che hanno la fortuna di frequentare a fondo questa magica regione e di toccare con mano le sue incredibili potenzialità. Armi che però, sui mercati più allargati, restano “disinnescate”, da un retaggio del passato da cui si fa fatica a prendere le distanze (Abruzzo terra di vini di rinforzo a buon mercato…è sempre stato così ed è tuttora così…) e da politiche dei grandi numeri poco lungimiranti.
Noi di Gironi Divini, nel nostro piccolo, continuiamo a batterci nel nome del vino abruzzese di qualità, ma ci scontriamo con tante difficoltà.
Sembrerà assurdo, ma una manifestazione che porta al tavolo di discussione alcuni dei più autorevoli critici del mondo enologico nazionale e che coinvolge oltre settanta tra cantine storiche, nomi emergenti e grandi colossi, si regge solo sul piccolo contributo di imprenditori dalla mentalità aperta e che hanno un minimo a cuore l’Abruzzo.
Consentiteci allora di ringraziarli di cuore, perché senza di loro Gironi Divini non si potrebbe fare. L’Hotel della Piana di Avezzano, che ha ospitato la giuria tecnica. Sterpetti concessionario di automobili, che ha messo a disposizione i mezzi per gli spostamenti. Rustichella d’Abruzzo, il pastificio, che insieme ai ristoratori di Osteria La Parigina e dell’Antico Borgo di Albe, ha offerto le cene. Sabatini Beverage&Food con MeFuGo, prezioso partner tecnico, la Banca del Fucino, che conferma di anno in anno la sua attenzione all’Abruzzo…