Avezzano. A seguito della notizia pubblicata da Marsicalive, “Baby gang in azione ad Avezzano: picchiato a sangue in pieno centro, 16enne ricoverato in ospedale” intervengono Giuliana Di Pasquale, vice presidente del Comitato commercianti centro città Avezzano, Matteo di Genova, coordinatore regionale dei giovani di “Italia al centro”, Aurelio Bruni, ex consigliere comunale e Alfredo Mascigrande, consigliere comunale di “Noi con l’Italia”.
“Non è accettabile che una città debba vivere sotto scacco di certi balordi e scellerati. Il sabato, in particolare, è sufficiente una passeggiata veloce per le vie del centro per capire che più di qualcosa non va in termini di sicurezza e non serve neppure un occhio troppo attento”, commenta Giuliana Di Pasquale, “si vedono traffici anomali in ogni angolo di strada, ragazzini sbandati che sfasciano, sfrecciano, urlano e insultano chiunque abbia il coraggio di richiamarli a un minimo di ordine e di decoro. La vicenda del sedicenne pestato in Piazza Risorgimento non è un fatto percepito ma un atto reale di violenza giovanile gravissimo, accaduto in pieno giorno, che avrebbe meritato una condanna autorevole e tempestiva da parte della Amministrazione.
Il tema del decoro e delle sicurezza devono ritrovare la priorità sui tavoli competenti, di concerto, e con coraggio così come hanno fatto le Amministrazioni di altri Comuni con criticità anche meno importanti delle nostre “.Non sarà negando l’evidenza o lanciando astag di invito a “ vivere Avezzano” che si troveranno le soluzioni. Servirebbero programmi e strumenti di rigenerazione urbana soprattutto in termini di qualità della città e della vita dei cittadini”.
“Sembra paradossale ma la città di Avezzano, a partire dalla fine del lockdown, è sempre più presente sulle cronache giornalistiche per fatti legati a risse e ad atti di vandalismo”, va avanti Matteo Di Genova, “il fine settimana, in particolare, la “mala movida” prende il sopravvento tra parapiglia violenti, danneggiamenti ad auto parcheggiate, abusi di alcool e tutto quanto è sotto gli occhi di tutti. La problematica è delicata e coinvolge sia l’aspetto sociale che l’ordine pubblico e, pertanto, serve uno sforzo importante sotto diversi aspetti. Tuttavia un presidio maggiore del territorio che restituisca decoro e vivibilità alla nostra città è un fatto imprescindibile”.
“Il problema della movida violenta è un fatto generalizzato che, purtroppo, non riguarda la sola città di Avezzano. Tuttavia la considerazione non può indurre ad un sentimento di frustrante rassegnazione. È necessario uno sforzo che dia centralità alla problematica, superando l’agonia del “tirare a campare”. Lunedì scorso sull’incrocio tra via Corradini e Corso della Libertà erano ancora evidenti i residui dei cocci di bottiglia e di bicchieri delle serate brave del fine settimana e questo è un problema di decoro che, al pari della sicurezza, investe diverse zone della città”, aggiunge Aurelio Bruni, “un esempio ne è il parco giochi di Piazza Torlonia per il cui rifacimento sono stati fatti investimenti ma che, tuttavia, risulta in balia di gruppi di adolescenti esagitati che danneggiano la struttura e minano la tranquillità di quanti vorrebbero vivere serenamente un’area destinata alle famiglie. Al problema si potrebbe rispondere, ad esempio, con la chiusura notturna e un contributo giornaliero di ingresso. Sarebbe una risposta semplice a un problema non trascurabile che restituirebbe dignità all’intera area del parco”.
“Auspico che la videosorveglianza sia stata utile ad individuare i responsabili della riprorevole violenza perpetrata ai danni del ragazzo sedicenne, al quale esprimo solidarietà e auguro una pronta guarigione”, conclude Alfredo Mascigrande, “il fatto che l’episodio sia avvenuto quando il centro città era gremito di gente è un fatto molto preoccupante anche sotto il profilo sociale. La violenza giovanile è un problema generalizzato che dipende da molti fattori ma non per questo si può minimizzare. La questione della sicurezza e del decoro sono diventate priorità per molte amministrazioni che vogliono garantire la vivibilità ai propri cittadini e uno sforzo, in tal senso, è necessario anche da parte della amministrazione di Avezzano. Se i cittadini lamentano una condizione di abbandono e la scarsa sicurezza bisogna dare risposte concrete. Alcune amministrazioni hanno previsto una specifica delega al “controllo del territorio” che, di concerto con le forze dell’ordine, predispongono un piano di monitoraggio delle zone e situazioni più critiche e un piano effettivo di azioni congiunte di presidio e questa potrebbe essere una risposta anche per questa amministrazione. Il rimpallo delle responsabilità sui temi così sensibili non è più accettabile”.