Tagliacozzo. “Non è stata una frode ma solo un difetto quasi impercettibile dell’errore previsto per legge e non c’è stata alcuna chiusura dell’attività”. A parlare è il titolare dell’ distributore di Tagliacozzo risultato non a norma dopo un controllo delle fiamme gialle di Avezzano.
I finanzieri della compagnia di Avezzano nei giorni scorsi hanno eseguito un approfondito monitoraggio della rete distributiva di carburanti, finalizzato al contrasto di illeciti in materia di accise sui prodotti energetici, pratiche commerciali scorrette e manovre speculative sul fenomeno del caro carburanti.
L’attività di polizia economico-finanziaria, originata dall’analisi di rischio della componente speciale della Guardia di Finanza in materia di esposizione e pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti e dalla valorizzazione degli elementi raccolti nel corso del controllo economico del territorio, si è concentrata sulla posizione di alcuni gestori di stazioni di servizio e tra questi quello di Tagliacozzo.
Dalle prove di misurazione, che si eseguono mediante un apposito strumento metrico, è risultato che un impianto erogava quantità inferiori rispetto a quanto espressamente indicato sul display, in misura superiore al limite di errore tollerato. Infatti esiste un errore previsto dalla legge, che rientra nel range di utilizzo previsto dal costruttore e che può essere anche in eccesso a volte, non solo in difetto. Secondo il gestore si tratta di una quantità di carburante molto bassa che provoca una differenza nel prezzo finale per il cliente “poco rilevante” perché c’è anche “l’arrotondamento al centesimo di euro”.
I militari hanno però messo i sigilli d’ufficio e inibito l’uso fino al rispristino della conformità legale. Il gestore è stato segnalato all’Autorità competente per l’irrogazione della prevista sanzione amministrativa. “Il distributore”, ha dichiarato il gestore, “non è mai stato chiuso, ma è stata chiusa con sigilli soltanto la pistola della colonnina 3-4 di benzina, per un errore di taratura infinitesimale. Parliamo dell’1 per 1000 oltre la tolleranza prevista dalla legge. Il tutto è stato ripristinato il giorno successivo e la taratura di quella singola pompa è stata regolata”.
Secondo il responsabile dell’attività, “non è stata commessa alcuna frode. Né il sottoscritto gestore, né la società potevano essere al corrente della situazione dato che la scadenza dell’erogatore era prevista per il mese di marzo 2023, con tanto di certificazione con bollino proprio su quella pompa di benzina. Sono sempre stata una persona precisa e corretta con tutti”, ha concluso, “e passare per un commerciante che, se pur per millesimi di euro, si approfitta del cliente non lo accetto”.
L’attività della Finanza rientra nel quadro di un più ampio piano di controlli nei distributori stradali, finalizzato a tutelare la trasparenza dei prezzi nei confronti dei consumatori e a garantire condizioni di libera concorrenza sul mercato.