Avezzano. In merito alla situazione della riorganizzazione degli uffici giudiziari interviene Sandro Ranaldi, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano. A seguito di incontri con i più alti vertici della dirigenza del Ministero di Giustizia avuti nei giorni scorsi è emerso che entro la metà del corrente mese il Ministro emanerà la proposta di decreto legislativo di riorganizzazione della geografia giudiziaria da inviare al Parlamento ed al CSM per i pareri consultivi di competenza e che il Tribunale di Avezzano rientrerebbe tra i tribunali sopprimendi con accorpamento al Tribunale di L’Aquila. Il Consiglio dell’Ordine di Avezzano ha evidenziato ai dirigenti del Ministero che una corretta applicazione dei criteri fissati nella legge delega (art. 1 L. 148/2011) deve portare al potenziamento e non già alla soppressione del Tribunale che tra i 57 Tribunali sub provinciali è il 6° per produttività ed il 9° per estensione del territorio servito ed ha un costo annuo per la collettività di soli 281.000 euro: il tutto è stato provato con uno studio dettagliato consegnato ai predetti dirigenti. Peraltro il Consiglio dell’Ordine di Avezzano è stato molto attivo a livello delle massime organizzazioni di categoria (Consiglio Nazionale Forense e OUA) affinché, a livello nazionale, si faccia pressione sul Ministro per una corretta applicazione delle legge delega. Ora la parola passa al Ministro professoressa Paola Severino e solo l’intervento dei rappresentanti politici locali, regionali e nazionali potrà e dovrà incidere sulla decisione che, allo stato, purtroppo, appare negativa per noi. Il rappresentante degli Avvocati marsicani rinnova l’appello a tutte le forze politiche e sociali affinché si adoperino per evitare la soppressione del Tribunale che sarebbe l’ennesimo colpo per un territorio che mano mano viene spogliato dei servizi essenziali, sottolineando che la chiusura del palazzo di giustizia avrebbe immediate e sicure ripercussioni negative su altri importanti uffici pubblici che in tanto esistono in loco in quanto esiste il Tribunale e la Procura della Repubblica (Commissariato di PS, Guardia Finanza, Carcere mandamentale, Comando Carabinieri). Il prossimo 14 giugno è convocata presso il palazzo di giustizia un’assemblea degli avvocati marsicani per fare il punto della situazione e decidere su ulteriori iniziative da adottare.