L’Aquila. La revoca della concessione delle Autostrade abruzzesi a Strada dei Parchi ha causato l’insorgere del mondo della politica. Numerosi i commenti arrivati ieri sera, a seguito della decisione del Consiglio dei Ministri.
GRIPPA (M5S): È UNA VITTORIA STORICA
PEZZOPANE (PD): DOPO REVOCA SALVAGUARDARE OCCUPAZIONE E TUTELARE PENDOLARI
“La revoca della concessione all’Autostrada dei Parchi, deliberata nel Consiglio dei ministri di oggi, era nell’aria. La stessa concessionaria aveva chiesto di cessare anticipatamente il contratto. Deve costituire una novità positiva, vanno evitate ripercussioni su utenza e personale. La maggiore garanzia pubblica deve produrre un miglioramento dell’esercizio e della manutenzione. Ora si impongono massima chiarezza di percorso e novità significative per gli utenti: sarà Anas a prendere in carico 300 Km di autostrada di montagna. Anas è chiamata quindi ad una grandissima responsabilità. La prima questione è salvaguardare tutto il personale che andrà assunto per non disperdere le professionalità e per evitare una carneficina sociale. Inoltre, occorre mettere sul tavolo la riduzione delle tariffe fino all’azzeramento delle stesse per i pendolari. Sarà necessario che il governo si assuma completamente, anche attraverso i commissari, di mandare rapidamente avanti i lavori. Ora si apre una fase del tutto nuova. Il 19 luglio prossimo rimane calendarizzata in commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, l’audizione di Autostrada dei Parchi e a seguire ho chiesto le audizioni dei ministri Enrico Giovannini e Daniele Franco”. Lo dichiara la deputata dem Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
Acerbo (Prc-Se): FALLIMENTO PRIVATIZZAZIONE
Non sono ancora chiari reali scopi della revoca della concessione di Strada dei Parchi. Non è chiaro se il governo vuole passare dai feudatari nostrani ai fondi finanziari internazionali, come già accaduto per Autostrade Per l’Italia dopo la buonuscita miliardaria a Benetton e altri azionisti. Il dato certo è che siamo di fronte al fallimento della privatizzazione delle autostrade a cui solo noi di Rifondazione Comunista ci opponemmo tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 mentre centrosinistra e centrodestra facevano a gara nel confezionare norme a favore dei privati. Dopo la strage del Ponte Morandi le tardive perizie hanno accertato quello che abbiamo sempre denunciato: le reti autostradali sono diventate pericolose per carenza di manutenzione. Un gioiello infrastrutturale del paese realizzato dal pubblico è diventato un rottame in mano ai privati. Noi che abbiamo sempre chiesto la ripubblicizzazione delle autostrade non festeggiamo perchè vogliamo vederci chiaro. Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.
SEN. DI GIROLAMO (M5S): BENE ASSORBIMENTO PERSONALE E TARIFFE CONGELATE. IL PRESIDIO PUBBLICO È FONDAMENTALE
La revoca della concessione a Strada dei Parchi è per il Movimento 5 Stelle il segnale di un importante cambio di rotta nei rapporti con i concessionari privati di infrastruttura pubbliche. In passato, troppe volte il rapporto con i concessionari autostradali si è risolto a vantaggio di questi ultimi e a svantaggio dei cittadini e dello Stato, proprietario dell’infrastruttura. Per troppi anni abbiamo visto aumentare i pedaggi mentre le manutenzioni restavano al palo, fino ad assistere a tragedie come quella del ponte Morandi di Genova. Per questo, il Movimento 5 Stelle è sempre stato in prima linea a chiedere un maggiore presidio pubblico sulle infrastrutture autostradali per evitare speculazioni economiche e storture. Non è un caso se solo a partire dal Ministro Toninelli sui tratti autostradali A24 e A25 gli aumenti sono stati congelati e abbiamo visto comparire i cantieri per la manutenzione dei piloni. Sono soddisfatta in modo particolare dell’assorbimento da parte dell’ANAS del personale e di tutti i mezzi necessari per garantire la continuità del servizio a tariffe congelate, come già previsto da un precedente decreto del Governo. È tempo che agli abruzzesi si restituisca quello che è nei loro diritti: infrastrutture viarie sicure ed efficienti con pedaggi equi. L’abruzzo non può essere scollegato dal resto del Paese. Sen. Gabriella Di Girolamo, Capogruppo M5S Comm. VIII, LL.PP. Trasporti e Comunicazioni.
BIONDI: “NON CI INTERESSA IL BRACCIO DI FERRO, MA SOLO LA TUTELA DEGLI ABITANTI DELLE AREE INTERNE”
MARCOZZI SU REVOCA STRADA DEI PARCHI
“La revoca della concessione a Strada dei Parchi della A24 e della A25 da parte del Governo Draghi è un fatto storico per l’intero Abruzzo. Deve rappresentare un punto di svolta a tutela di pendolari, utenti e imprese per arrivare a una manutenzione delle strade, all’attuazione del piano di messa in sicurezza e al contenimento dei prezzi delle tariffe. Parliamo di un’arteria strategica per la nostra regione, l’unica infrastruttura veloce che ci colleghi alla capitale, visti i tempi di percorrenza del trasporto su ferro. Adesso deve essere fatta una programmazione capace di rendere questa revoca efficace per ottenere un definitivo miglioramento nella gestione dell’intera infrastruttura”. Lo afferma il Consigliere regionale ed esponente di “Insieme per il futuro” Sara Marcozzi.
D’ALESSANDRO: CHE SUCCEDE ORA ALL’ABRUZZO?
“Leggo dichiarazioni entusiastiche da parte di alcuni partiti ed esponenti nazionali sulla revoca della concessione a Società dei Parchi, ma nessuno che dica cosa accade ora per l’Abruzzo sul fronte investimenti e sul fronte tariffe. A me ed agli abruzzesi di chi sia il concessionario interessa zero, ma non partecipo al coro di chi non ha approfindito un pezzo di carta, la verità è un’altra e verrà a galla. Il Ministero ha solo operato una azione difensiva nei confronti del Concessionario che già aveva richiesto rescissione del contratto. Tradotto? Si darà vita ad un gigantesco contezioso che riguarderà quanto la giustizia amministrativa, quanto quella civile e probabilemente penale, con tutte le conseguenze del caso. Sappiamo bene come è andata a finire dopo il crollo di Genova, a cui è seguito, in nome del populsimo, il più grande regalo alla società responsabile del crollo, la cui responsabilità è stata accertata. I ministri passano, ma ai ministeri ci sono sempre gli stessi che non hanno controllato da anni le infratsrutture, non sono arrivati alla definizione di un Piano economico e Finanziario, hanno sistematicamente perso cause davanti alla giustizia amministrativa, hanno confezionato un gigantesca buona uscita di 9 miliardi a chi è stato ritenuto responsabile del crollo di Genova, a noi ci lasciano nell’incertezza e nel contenzioso. Cosa succederà con la battaglia legale ? Quanto costerà ? Blocco di decisioni, sospensioni, rinvii e all’Abruzzo che succede? Ai nostri utenti ? Tuttavia l’assente in questo dibattito è : come farà a gestire in equilbrio economico le nostre autostrade la newco di Anas, quali effetti sulla tariffa, con quali investimenti, con quale piano indistriale, quanti lavoratori di società dei parchi saranno riassorbiti o mandiamo a casa tutti? Che succede all’Abruzzo è la domanda, ma pensano a festeggiare”. Così in una nota il deputato abruzzese Camillo D’Alessandro.
GRUPPO E SEGRETARIO REGIONALE PD: INVESTIMENTI, SICUREZZA, LAVORO E ABBATTIMENTO PEDAGGI SONO LE PRIORITÀ
“La filiera politica deve diventare interprete di un futuro nuovo per le autostrade A24 e A25 dopo la decisione governativa di revoca della concessione: bisogna assicurare investimenti su tali arterie, garantire la sicurezza e salvaguardare il lavoro, sia quello direttamente connesso alla gestione dell’infrastruttura stradale, sia quello che ci corre sopra”, questa la posizione della segreteria regionale PD e del gruppo in Consiglio regionale.
“Bisogna lavorare insieme a una proposta – così il segretario regionale Michele Fina e i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antoniol Blasioli e Pierpaolo Pietrucci – che assicuri innanzitutto gli investimenti e le manutenzioni capaci di gettare le basi di un rilancio di quella che è la più importante arteria di collegamento su terra fra l’Abruzzo e i corridoi nevralgici verso il Tirreno e la capitale. Una priorità al di sopra del contenzioso che nascerà dalla decisione, che non può divorare il futuro e le risorse destinate agli investimenti e allo sviluppo di questa infrastruttura della nostra connettività. Troppe realtà della nostra regione sono divorate dal contenzioso più che dagli investimenti e questo non deve accadere alla nostra arteria più importante che è un vero e proprio ponte che deve essere sicuro, quindi, costantemente controllato e manutenuto e, soprattutto, sostenibile, a fronte pure di una politica di abbattimento significativo dei pedaggi per i cittadini abruzzesi che assicuri i flussi di oggi e sia capace anche di potenziarli. Questo, in modo da essere ancora fonte di lavoro di qualità per il personale attuale della Strada dei Parchi che non può essere lasciato solo e senza prospettive chiare per i prossimi mesi e anni. Sediamoci intorno a un tavolo, mettiamo insieme forze e proposte costruttive, per favorire un’azione a vantaggio del territorio e del suo potenziale, di questo ci faremo portatori come PD abruzzese, a tutti i livelli possibili e con il coinvolgimento di tutti i soggetti utili allo scopo, parti sociali e imprenditoriali non escluse”.
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