Scurcola Marsicana. Saranno i bambini della scuola per l’infanzia comunale e dell’istituto “Maestre Pie Filippine” ad accompagnare la Fanfara dell’Esercito durante l’esecuzione dell’Inno d’Italia. Subito dopo le note di Mameli il presidente del Senato Elisabetta Casellati inaugurerà il monumento “Scurcola città della battaglia” in piazza della Venere, a pochi metri dal municipio (nella foto).
L’iniziativa è stata promossa dal Centro studi culturali D’Angiò, guidato dal presidente Lorenzo Fallocco, in collaborazione con il Comune di Scurcola Marsicana, nell’ambito delle iniziative promosse per la valorizzazione culturale della cittadina marsicana.
Il monumento, collocato a un lato della piazza, è uno dei simboli di questo lungo percorso. Per la cerimonia di inaugurazione, prevista questa mattina a partire dalle 10.30, arriveranno a Scurcola Marsicana oltre alla presidente Casellati il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, i senatori Nazario Pagano e Alberto Bagnai, il prefetto dell’Aquila, Cinzia Teresa Torraco, il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso e i sindaci e gli amministratori marsicani.
Subito dopo l’Inno d’Italia prenderà la parola per un saluto la presidente Casellati che poi svelerà la targa del monumento.
Al termine della cerimonia, che sarà coordinata da Luca Di Nicola, il sindaco De Simone consegnerà al presidente Casellati il riconoscimento “Città di Scurcola”.
Contestualmente verrà anche inaugurato il murales sulla vicina cabina elettrica di E-distribuzione, realizzato grazie alla collaborazione tra il Centro studi e la società che si occupa dell’erogazione dell’energia, che si trova sempre in piazza della Venere.
“La riqualificazione di un’area verde, lasciata abbandonata, posta in una delle piazze significative per la cittadina scurcolana e la ristrutturazione di un manufatto adiacente il monumento, hanno creato un connubio che si fonde in un unico progetto, che ci racconta la storia”, ha commentato il presidente Fallocco, “la collaborazione avuta con E-distribuzione, ha consentito la possibilità di realizzare, con la nuova forma d’arte moderna: la street art, un murales sulla cabina con immagini di scene di battaglia”.