Capistrello. L’amministrazione capistrellana alza la voce. “Il Comune di Capistrello”, scrive il comunicato di Alice Pagliaroli, “porta a conoscenza della cittadinanza l’importante e certosino impegno di accertamento della verità giudiziaria dell’attività processuale che ha visto coinvolto l’Ente pubblico nel recente passato. In riferimento a eventi antecedenti all’anno 2015, l’amministrazione comunale ha ritenuto doveroso dare mandato ai propri legali di procedere ad una lunga serie di ricorsi legati a contenziosi di varia natura che hanno portato alla condanna in primo grado, presso il Tribunale di Avezzano, del nostro comune: incidenti accorsi a cittadini, ricorsi di imprese, rivendicazioni di ex dipendenti comunali, etc… E’ obiettivo di questo governo cittadino consentire una rivalutazione corretta delle vicende legali che hanno comportato pesanti sanzioni pecuniarie, non solo affinché il denaro perso possa essere recuperato”.
“Una condanna è infatti un alone che sporca l’immagine del Comune”, prosegue il comunicato dell’amministrazione di Capistrello. “Ad oggi i ricorsi vinti sono 10, in virtù dei quali sono stati recuperati e inseriti nelle casse comunali circa 210.000 euro, l’equivalente del danno riscontrato dalle autorità giudiziarie. Per ciascuno dei ricorsi vinti c’è una condanna smentita e l’Ente si riabilita agli occhi della giustizia e della propria cittadinanza. L’ultima delle cause conclusasi in favore dell’amministrazione ha visto cadere le ragioni di un ex dipendente comunale, il quale dovrà quindi restituire l’importo che il Comune stesso aveva corrisposto quale sanzione al termine del processo di primo grado”.
“Vorrei sottolineare che dei processi che hanno visto chiamato in causa questo Ente durante i miei mandati, nessuno ci vede assenti in sede di dibattimento, e sono stati tuti regolarizzati”,spiega il sindaco Francesco Ciciotti. “Trovo sconveniente e fortemente irrispettoso nei confronti della collettività, rifiutarsi di presenziare al processo, sminuendo il peso morale ed economico di una condanna. Questa amministrazione ha sempre dovuto fare i conti con un impegno di spesa eccessivo legato alle spese legali. Solo quest’anno, per contenziosi in essere ereditati dalle precedenti amministrazioni abbiamo impegnato in bilancio qualcosa come 400.000 euro. Ho voluto fortemente portare avanti questo notevole sforzo di recupero di denaro legato a vicende legali abbandonate a sé stesse di cui la stessa amministrazione era soccombente. Voglio sottolineare, infine, come per altre motivazioni il comune veniva condannato per assenza di difesa dal giudizio: benché ritualmente citato, infatti, non compariva all’udienza, senza che sussistesse un legittimo impedimento. Alcuni ricorsi sono arrivati a sentenza, altri, molti, sono ancora in corso. Quel che è certo”, conclude Ciciotti, “è che la giustizia ci sta dando ragione”.