L’Aquila. “La Cgil Abruzzo e le altre organizzazioni sindacali sono state le protagoniste dell’incontro del 17 aprile con il ministro Barca, l’incontro nel quale fu accolta dal governo la richiesta di assegnare alla nostra regione maggiori finanziamenti per il welfare locale, per gli anziani e i bambini, per l’istruzione. Una richiesta motivata dal fatto che l’Abruzzo ha bisogno di queste risorse per garantire ai cittadini piu’ diritti e piu’ competenze, a partire dalla scuole, il rilancio dell’occupazione, oltre che una maggiore assistenza sociale. Bene dunque l’assegnazione di questi 100 milioni di euro, e tuttavia non dimentichiamo che si tratta di un risultato positivo ottenuto dall’intero Patto per lo sviluppo, con tutte le sue componenti, e dalle stesse organizzazioni sindacali”. Lo afferma il segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare. “Nello specifico, inoltre, per quanto riguarda lo sviluppo del sistema d’impresa abruzzese, sia quello produttivo che quello terziario e turistico – dice Di Cesare – dobbiamo ricordare che resta ancora inevasa la nostra richiesta di porre attenzione e risorse finanziarie aggiuntive alla Valle Peligna e alla Val Vibrata, oltre che investimenti specifici in alcune medie e grandi aziende, un capitolo ancora aperto che deve trovare una soluzione concreta e rapida. Molto importante resta poi la distribuzione di questi 100 milioni, soprattutto nei settori dell’istruzione e degli interventi sociali. D’altra parte – rileva il segretario della Cgil – e’ ormai evidente che l’Abruzzo e’ in presenza di una stallo economico con caratteristiche sempre piu’ vicine ad una vera e propria crisi sociale: poverta’ in aumento, anziani soli e senza assistenza, bambini privi spesso anche dell’asilo nido, servizi alle famiglie insufficienti, ecc. E’ per questi motivi che la Cgil chiede al presidente Chiodi di discutere dove spendere queste risorse, confermando la scelta di un confronto su tavoli di lavoro specifici, un sistema che puo’ aiutare le scelte migliori, a vantaggio dell’intera comunita’ abruzzese”.