Il nome “frequenzimetro” potrebbe dire poco a chiunque non sia un professionista, o quanto meno un appassionato dell’elettronica. Questa parola comunque fa riferimento a uno strumento elettronico che riesce a misurare la frequenza in un circuito elettrico: non a caso, il frequenzimetro è anche noto col nome di contatore di frequenza. Detto questo, prima di entrare nel merito di cosa sia e come funzioni un frequenzimetro, sarà sicuramente utile fare un piccolo passo indietro e spiegare cosa significhi la parola “frequenza”. Il concetto di frequenza si presta a diverse interpretazioni, considerato che generalmente indica il numero di eventi che si ripetono in un preciso intervallo di tempo.
Quando si fa riferimento al mondo della corrente alternata, la frequenza indica il numero di cicli al secondo di un’onda sinusoidale. Per il resto, la frequenza viene misurata in Hz, ovvero in hertz: un’unità di misura che omaggia il suo inventore, il fisico Heinrich Rudolf Hertz. Ogni Hx corrisponde a un evento che occorre una sola volta al secondo. Il frequenzimetro utilizza proprio gli Hz come unità di misura, a prescindere dal tipo di operazione specifica per cui viene utilizzato.
Applicazioni e indicazioni d’uso del frequenzimetro
Il frequenzimetro ha diversi campi di applicazione. Ad esempio, lo si può usare per misurare la frequenza dei trasmettitori e degli oscillatori nei circuiti. Inoltre, questo strumento consente di misurare la frequenza di segnale su linea, oltre che, più in generale, la frequenza di diversi segnali, a patto che siano ripetitivi e costanti.
A uno sguardo superficiale, l’utilizzo del frequenzimetro appare piuttosto intuitivo: par iniziare a misurare infatti è sufficiente collegare il contatore e premere sul pulsante che generalmente riporta il nome dell’unità di misura Hz. A questo punto, basta leggere la misura che appare sul display. Detto ciò, esistono comunque diverse accortezze che è opportuno imparare, al fine di utilizzare al meglio il proprio frequenzimetro: dei suggerimenti che, tra l’altro, permettono di salvaguardare lo strumento e di evitare problemi di varia natura. Uno di questi consiste nel fare sempre attenzione a non sovraccaricare eccessivamente l’ingresso: soprattutto nel caso in cui si lavori con un contatore di frequenza RF caratterizzato da un ingresso da 50 Ω.
Un altro consiglio è quello di controllare sempre che la base del contatore temporale del contatore sia attiva e precisa. La precisione della base temporale infatti ha ripercussioni sulla precisazione di misurazione. Ecco dunque spiegato come mai i professionisti del settore siano sempre attenti a calibrare i loro frequenzimetri e a bloccare le basi temporali su un unico Clock. Così facendo, si riduce la possibilità di incertezze e/o inesattezze nella misurazione.
Dove trovare un frequenzimetro online
Quando si acquista un frequenzimetro online, bisogna innanzitutto stabilire il modello di cui si ha effettivamente bisogno. Da questo punto di vista esistono tre macro-categorie di contatori di frequenza. La prima è quella dei frequenzimetri a lamelle: strumenti a risonanza meccanica, che si basano sul principio di libera vibrazione di un corpo rigido. La seconda categoria è quella dei frequenzimetri a indice: strumento a risonanza elettrica che appartengono alla famiglia degli strumenti elettrodinamici.
La terza e ultima categoria è quella dei frequenzimetri digitali: strumenti più compatti, privi di errori di apprezzamento e caratterizzati da una risoluzione davvero elevata. Per osservare e acquistare alcuni tra i migliori frequenzimetri attualmente disponibili sul mercato, è possibile visitare il sito di Rs Components: uno store online che è diventato un vero e proprio punto di riferimento per i professionisti e gli appassionati di elettronica, controllo e automazione, accessorista e utensileria.