Tagliacozzo. La situazione dell’ospedale di Tagliacozzo, dove sono stati chiusi i reparti di cardiologia e riabilitazione trasformati in Covid, finisce sul tavolo della Corte dei conti su denuncia del Comitato per la difesa degli ospedali abruzzesi. “Allo stato attuale”, dichiara il presidente Rita Tabacco, “la struttura è in massima parte inutilizzata, sfruttando solo un quinto dei 52 letti disponibili”.
Nonostante l’ospedalizzazione dei pazienti covid sia in calo in tutta Italia, a Tagliacozzo, “per fornire ancora un’assistenza a pazienti Covid-19, allo stato attuale” affermano dal comitato, “la struttura risulta in massima parte inutilizzata, con grave pregiudizio della popolazione. Sotto detto profilo, basti considerare come la capacità ricettiva della struttura (52 posti letto) con la presenza del personale medico – sanitario a pieno regime, oggi veda l’utilizzo effettivo di posti letto nella misura di un 1/5 rispetto a quelli effettivamente disponibili.
“Tutto quanto premesso”, si sottolinea nella denuncia alla Corte dei Conti, “al fine di garantire pari dignità a tutta la popolazione della Regione Abruzzo, si renda necessario considerare la possibilità di procedere alla riconversione originaria dell’Ospedale Umberto I° di Tagliacozzo e quindi a struttura sanitaria ordinaria con piena riattivazione di tutti i reparti, ivi compreso il reparto di riabilitazione cardiologica, data la presenza di tutto il personale sanitario effettivo.
Alla luce di quanto esposto”, continua la nota, “si invitano le Autorità preposte a valutare la necessità di predisporre misure atte ad incidere sulla attuale capacità ricettiva della struttura ospedaliera nonché, a valutare la legittimità dei provvedimenti adottati dalla Regione Abruzzo che, in assenza di un sostanziale abbattimento dei costi, si traducono unicamente in un grave pregiudizio per la tutela del diritto alla salute della comunità, anche in previsione del sensibile aumento della popolazione in occasione del periodo estivo. In ogni caso, si invitano le parti interessate a coinvolgere in dette decisioni, la Presidente del Comitato regionale per la difesa dei presidi ospedalieri minori e dei punti nascita d’Abruzzo, avvocato Rita Tabacco, quale rappresentante della comunità regionale”.