Avezzano. Si sono svolti con esito positivo già due incontri sulle novità introdotte dalla delibera regionale; presenti titolari delle aziende di trasporto del territorio e sindaci dei Comuni interessati. L’assessore Ruscio “Unire servizi, migliorare l’offerta e mantenere nella Marsica i posti di lavoro”.
Secondo vertice in Comune, ad Avezzano, per dar vita ad un unico soggetto giuridico, che abbia i requisiti necessari e i parametri richiesti per poter gestire totalmente il servizio di trasporto pubblico locale in Marsica, tutelando i posti di lavoro. L’assessore Loreta Ruscio, ha promosso di recente nelle stanze del palazzo centrale due riunioni proprio per farsi trovare pronti, come sistema-territorio, in vista del cambio di passo a livello di affidamento di trasporto pubblico locale, che potrebbe diventare realtà in Abruzzo già a partire dal prossimo anno.
Con la delibera regionale numero 756 del 29 novembre 2019, infatti, la Regione ha provveduto a ridefinire gli ambiti di rete di ottimizzazione locale, AROL, per l’affidamento diretto alle aziende del servizio di tpl, con l’obiettivo di migliorare il servizio. Secondo lo schema della delibera, dal 2023, il servizio verrà assegnato ad un’unica società per lotto territoriale individuato.
“Si tratterà”, afferma la Ruscio, “di affidamenti diretti del servizio di trasporto pubblico locale. Il Comune di Avezzano si trova inserito, in base alla prestabilita perimetrazione, nel bacino d’utenza “Arol-Aq-2” insieme ai territori di Civita d’Antino, Balsorano, Capistrello, Canistro, Tagliacozzo e Civitella Roveto. Un bacino che va a ricomprendere anche tutte le aziende di trasporto locale che vi operano da anni. E proprio perché gli imprenditori del posto devono poter continuare a garantire il servizio e tutelare posti di lavoro, come amministrazione, ci siamo fatti promotori e capofila della futura rivoluzione delle modalità del Tpl in Marsica”.
Il Comune di Avezzano vanta il numero maggiore di chilometri di tragitto (312 mila) da coprire con il Tpl, in base alla propria definizione geografica.
“Abbiamo anticipato i tempi come città “faro””, dice la Ruscio, “per una ragione precisa: “Il territorio deve farsi trovare preparato e ciò vale per gli enti locali e per le aziende di trasporto. Solo così si potrà mantenere la guida del servizio, migliorandolo, e i posti di lavoro. Dobbiamo essere pronti al cambio di passo, per questo motivo ho già incontrato aziende di trasporto locale e amministratori dei comuni interessanti”. La prima riunione si è tenuta il 24 marzo scorso.
Sommando tutti i chilometri di percorso dell’ambito tracciato dalle carte della delibera regionale, si arriva, per il bacino di utenza dove è inserita la città di Avezzano, ad un totale di 508.925 km. C’è tempo fino al 31 dicembre, salvo una possibile ulteriore proroga valida per i primi 3 mesi del 2023, per approntare un progetto di squadra, condiviso e vincente. Ascoltati dal Comune anche i titolari delle aziende quali Di Passio, Rovetana Tours, la società Scav e Di Curzio, che si sono mostrati in linea con gli intendimenti dell’amministrazione.
“Abbiamo richiesto alla Regione”, conclude Loreta Ruscio, “immediatamente un incontro, da convocare già entro questa settimana, in modo da poter capire come le imprese devono consorziarsi o associarsi e quale forma giuridica devono assumere per poter perseguire questo scopo, il tutto in sinergia con le amministrazioni comunali. Ogni impresa conosce il proprio territorio, ogni azienda ha delle caratteristiche specifiche da poter mettere a sistema: bisogna evitare che il servizio interno venga gestito dall’esterno”.
Il presidente di Scav Guglielmo Rocchi, presente all’ultimo incontro di giovedì scorso, commenta infine: “La nostra società, in stretta collaborazione con il settore trasporti e con il settore partecipate del Comune di Avezzano, ha incominciato questa serie di dialoghi e confronti sul territorio. Da un servizio in concessione si passerà ad un vero e proprio contratto di servizio. Puntiamo a condividere passaggi, programmi e soluzioni”.