Avezzano. Cani e gatti delle famiglie ucraine che arrivano in Italia dovranno essere controllati dalla Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila. Non ci sono solo le vaccinazioni e i controlli sanitari da effettuare per adulti e bambini che stanno scappando dalla guerra e arrivano in Abruzzo dove trovano ospitalità in case private e in strutture pubbliche. Nei giorni scorsi, infatti, è scattato l’allarme anche per gli animali domestici.
Per prevenire la diffusione della rabbia Mario Mazzetti, direttore facente funzioni del servizio veterinario della Sanità animale, ha inviato una nota a tutti gli amministratori della provincia dell’Aquila impegnati in questi giorni ad accogliere i profughi invitando gli ucraini che hanno degli animali da compagnia a informare al più presto il servizio per attivare la profilassi. Il ministero della Salute, per prevenire la diffusione della rabbia ha disposto i diversi controlli che non possono essere rinviati.
“Qualora in possesso di microchip e certificato di vaccinazione antirabbica, gli animali devono essere sottoposti a prelievo ematico per titolazione anticorpi rabbia”, hanno precisato nella nota, “devono quindi essere sottoposti a un periodo di osservazione di tre mesi, in caso di esito positivo della titolazione, e di sei mesi in caso di esito negativo della titolazione. Qualora non sono invece in possesso di microchip e certificato di vaccinazione antirabbica, si raccomanda che siano sottoposti immediatamente a riconoscimento con microchip e vaccinazione antirabbica. Vengano pertanto sottoposti a un periodo di osservazione di almeno tre mesi. I cani, inoltre, devono essere tenuti sempre al guinzaglio e provvisti di museruola, i gatti invece tenuti in ambiente confinato durante tutto il periodo di osservazione”.
Mazzetti ha chiesto a tutti gli amministratori di non trascurare la situazione degli animali domestici in arrivo dall’Ucraina e di informare il servizio veterinario rivolgendosi alla sede Asl più vicina per far partire l’iter.