Avezzano. Arrivano gli aiuti del Fondone Covid. Sono 243 le attività produttive messe in difficoltà dall’emergenza pandemica a cui il comune sta erogando in queste ore i contributi previsti dall’apposito bando per il quale l’ente ha stanziato un plafond di 250 mila euro. Per 70 di loro la boccata d’ossigeno, votata all’unanimità dal consiglio comunale di Avezzano, è già arrivata in cassa.
La misura straordinaria nasce da un Regolamento Comunale redatto a sei mani dal consigliere Carmine Silvagni, che di recente è stato anche nominato vicepresidente della commissione bilancio in Provincia dell’Aquila, e dai colleghi Lucio Mercogliano e Mario Babbo e prevede misure di sostegno alle attività sociali e produttive della Città e di promozione del tessuto socio-economico locale. La giunta Di Pangrazio, con assessore al ramo Roberto Verdecchia, ha quindi fatto scattare l’avviso pubblico per la presentazione delle istanze e la concessione dei contributi fino al raggiungimento della cifra complessiva di 250 mila euro.
È facile intuire l’obiettivo dell’operazione: per evitare la diffusione del contagio inerente la pandemia da covid19, lo Stato e le Regioni avevano infatti emesso una serie di provvedimenti restrittivi nei confronti delle attività, imponendo a molte di esse la totale chiusura per un lungo periodo, con conseguente drastica diminuzione delle entrate che ha investito tantissimi settori produttivi. “Per questo – spigano Silvagni e Mercogliano – il comune di Avezzano, pur nei limiti delle disponibilità di bilancio, ha scelto di dare una mano con fatti concreti anche grazie a questa misura, volta a sostenere l’economia della città attraverso la concessione di contributi per investimenti in macchinari, impianti e ristrutturazioni aziendali nonché per acquisto di merci destinate alla vendita ed al consumo di nuovi prodotti; misura destinata alle imprese, alle società sportive ad istituzioni sociali già insediate nel territorio. Un fondo quanto mai opportuno e messo a disposizione per contenere l’onda della crisi e favorire la ripresa delle attività”