Sette donne. Sette testimonianze. Sette racconti di percorsi lavorativi in diversi settori. Un denominatore comune: l’impronta femminile. C’è anche la storia dell’imprenditrice abruzzese Stefania Peduzzi nel libro “L’impronta delle donne. Sette racconti: quando in azienda il contributo femminile diventa fondamentale” dello scrittore e giornalista Adriano Moraglio.
Il libro è stato presentato lunedì 4 aprile, a Pescara, nella sala Figlia di Iorio. In apertura i saluti del sindaco di Pescara Carlo Masci che ha esaltato l’impegno delle donne in Abruzzo e in particolare quello della Peduzzi come ambasciatrice della nostra terra nel mondo.
La stessa Stefania dopo aver ringraziato i presenti ha introdotto il libro, ha parlato della sua esperienza anche come mamma e maestra. Ospite d’eccezione l’attrice Franca Minnucci che ha recitato in maniera magistrale i suggestivi versi della Figlia di Iorio di D’Annunzio.
Con queste parole, l’autore del libro Moraglio ha descritto il racconto dell’imprenditrice abruzzese:
“La storia di Stefania Peduzzi è tra le sette contenute nel mio libro che più evidenziano un aspetto decisivo dell’animo umano, che cioè ognuno di noi è alla ricerca della felicità e che la sete di realizzazione di sé stessi – perché la felicità non è altro che questa soddisfazione – non è mai compiuta ma passa attraverso tanti momenti ed esperienze. Non “nonostante”, ma “attraverso” quegli episodi.
Credo che tanti, donne e uomini, potranno ritrovarsi nel suo cammino e trarre da Stefania l’incoraggiamento e la forza per lasciare il proprio segno nella società e nel territorio. Il racconto, oltre a dare ampio spazio al valore dell’apporto femminile nella società, apre uno spiraglio di lettura della grande storia imprenditoriale rappresentata da Rustichella d’Abruzzo, figlia di due preziose esperienze, quella delle bibite Peduzzi e del pastificio Sergiacomo.
Il racconto inoltre suggella i festeggiamenti per i primi 40 anni di Rustichella d’Abruzzo e ci accompagna al centenario della storia del pastificio Sergiacomo, nel prossimo 2024, che è proseguita proprio con l’attività avviata da Piero Peduzzi e la moglie Nicolina prima e da Gianluigi e Stefania Peduzzi dopo”.
L’imprenditrice Peduzzi, invece, ringrazia Moraglio “per avermi dato la possibilità di mettere su carta la mia storia. Sarà stato un destino, non so, io credo molto nel caso, ma proprio poco prima di ricevere la chiamata di Adriano avevo deciso di scrivere la mia vita e di fermarne i momenti più salienti, di raccontarmi e raccontarla non solo come Stefania Peduzzi ma come donna. Tutta la mia vita è stata segnata dalla presenza di donne come potrete leggere nel libro, e oggi come mamma, nonna e imprenditrice continuerò a credere e a perdermi in questo incantevole universo che si chiama donna”.