Canistro. Piromani scatenati nella Valle Roveto. Dopo le fiamme che ancora stanno bruciando soprattutto sottobosco in un’area non lontana dall’imbocco della ex Superstrada del Liri, questa sera un secondo rogo è stato acceso a Civitella Roveto.
Oggi pomeriggio a Canistro, in località “Colle Chirico”, così è conosciuta dagli abitanti del posto, sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Avezzano, i carabinieri forestali della stazione di Canistro e la protezione civile di Tagliacozzo. Subito dopo arrivata anche la protezione civile di Civitella Roveto.
Questa sera sul posto anche i volontari della protezione civile di Magliano de’ Marsi, per presidiare l’area. Poco fa, però, i volontari, che già erano impegnati a monitorare un incendio che ha interessato una zona tra Aielli e Cerchio, sono stati chiamati a Civitella, in località “fonte Santa Maria”. Presente sul posto anche il sindaco Pierluigi Oddi.
Oggi pomeriggio in azione c’è stato anche l’Eriksson dei vigili del fuoco S 64. Difficile in questi tempi di forte siccità, l’approvvigionamento delle acque. Tanto che l’intervento dal cielo non è bastato a spegnere le fiamme che per via del forte vento continuano a bruciare. Il rogo è ancora acceso e l’incendio sia sta spingendo verso il versante avezzanese.
La conformazione del fuoco pare suffragare l’ipotesi più accreditata sulle origini del rogo, quella del dolo. L’area non è nuova a questi episodi: nell’agosto del 2017 la stessa montagna fu devastata da uno spaventoso incendio e oggi, ancora una volta, quelle che sembrano due parentesi infuocate, bruciano e distruggono la rigogliosa vegetazione caratteristica della Valle Roveto.
Indignazione da parte degli abitanti di Canistro che sui social stanno commentano l’accaduto provando indignazione verso chi si macchia di crimini contro la natura.
L’area che sta bruciando è anche un corridoio per l’orso bruno marsicano. È un’area di passaggio naturale dei plantigradi che si spostano dai Monti Simbruini alle porte del Parco nazionale. Diverse le segnalazioni di orsi arrivate prima che andassero in letargo.
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