Carsoli. Tutti uniti per un’azione comune: dire no all’aumento dei pedaggi autostradali A24 e A25. Sindaci, amministratori, senatori e onorevoli hanno deciso di riunirsi, per studiare una concreta soluzione prima della deadline del primo luglio 2022. Se nulla si muoverà entro quella data, gli automobilisti si ritroveranno a pagare il 34,75% in più per percorrere A24 e A25. Attualmente, sono 100 i sindaci del comitato in attesa di risposte concrete da parte del governo. Finora nessuna risposta dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile (Mims), Enrico Giovannini, al quale più di tre mesi fa gli esponenti impegnati nella causa avevano scritto una lettera chiedendo un incontro. Nessuna risposta neanche dai senatori e onorevoli abruzzesi e laziali, ai quali avevano chiesto di fare da tramite con i palazzi romani, per capire se le operazioni dell’approvazione del Piano economico e finanziario (Pef) – che attraverso un investimento di oltre 5 miliardi investiti nella modernizzazione e nella messa in sicurezza dell’A24 e A25, utile al blocco gli aumenti dell’A24 e A25 – stavano procedendo. L’incontro si è svolto oggi al comune di Carsoli ed è stato convocato dalla coordinatrice del comitato dei sindaci, Velia Nazzarro. Hanno preso parte, oltre agli amministratori di Abruzzo e Lazio, l’onorevole Stefania Pezzopane, la senatrice Gabriella Di Girolamo e il senatore Luciano D’Alfonso. “E’ da noi deputati e senatori qui presenti che deve partire subito una iniziativa di pressione nei confronti del governo che porti alla costituzione di un tavolo al fine di affrontare il nodo serissimo dell’abbassamento delle tariffe delle nostre autostrade.” Queste le parole di Stefania Pezzopane, deputata del Partito Democratico.
“Le autostrade dei Parchi”, ha proseguito Pezzopane, “è assolutamente strategica per l’Abruzzo. Il 90% di quanto fatto in questi anni è stato frutto del lavoro parlamentare, ed io sono stata in prima fila sempre, sia per quanto riguarda le risorse per la messa in sicurezza dei viadotti, sia per quanto riguarda il blocco delle tariffe, con i relativi decreti e successive proroghe. Ma ora questo lavoro si è incagliato per difficoltà riconducibili non tanto al ministero ma al governo. Va detto – ha proseguito ancora la parlamentare dem- che Lazio e Abruzzo devono affrontare con decisione il tema delle autostrade, tenendo conto che alcune zone del territorio abruzzese non hanno nemmeno l’uso del treno. L’A24 e A25 sono oggi interessate continuamente da lavori e strettoie. In alcuni tratti si viaggia a 30 all’ora e non durante la settimana con i Tir, ma di domenica con autostrade prive di traffico. Nemmeno su una strada provinciale si viaggia a 30 km ora. E’ una situazione pesante”, ha evidenziato Pezzopane, “e per questo diventa urgente una interlocuzione con il governo al quale suggerire una proposta concreta fattibile poiché, a differenza dell’orientamento prevalente indicato da tutti i decreti di una privatizzazione della nostra rete autostradale, qui c’è la volontà di metterla nelle competenze statali attraverso Anas e le Regioni. E se questo è l’orientamento, occorre però praticarlo dandogli una precisa tempistica e indicando inoltre su chi devono ricadere gli oneri. Non devono ricadere sui cittadini. Soprattutto dobbiamo capire cosa significa per le regioni e se queste hanno le risorse da dedicare a una gestione autostradale. Ecco perché2, ha concluso Pezzopane, “dobbiamo individuare urgentemente un tavolo appropriato per discutere e risolvere questo problema davvero strategico per l’Abruzzo e anche per la regione Lazio”.