Avezzano. Si è tenuta ieri, al Tribunale di Avezzano, l’udienza del processo che vede coinvolti poliziotti e imprenditori marsicani, in un’inchiesta che ha fatto molto discutere negli ultimi mesi.
Sono finiti davanti al giudice, con l’accusa di corruzione continuata in concorso in un caso e di omessa denuncia in altri due casi, tre agenti della polizia stradale di Avezzano (due dei quali ora in pensione).
Sono sotto inchiesta per un presunto scambio di favori con le aziende di trasporto del territorio. Sotto accusa anche sei imprenditori marsicani finiti nel mirino della procura di Avezzano a seguito di indagini portate avanti dagli agenti della Stradale dell’Aquila.
Durante l’udienza, che si è tenuta ieri mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare Daria Lombardi e al pubblico ministero Ugo Timpano, le difese hanno chiesto la trascrizione di alcune delle intercettazioni raccolte dagli investigatori durante le indagini.
Istanza accordata dal giudice. Ora sarà nominato un perito che dovrà rendere fruibili per il processo le registrazioni delle telefonate scegliendo una parte del totale secondo le esigenze manifestate da difesa e, in caso, anche da accusa. La prossima udienza si terrà il 9 maggio prossimo.
Le accuse, tutte da dimostrare, sono nei confronti degli agenti di polizia Giuseppe Esposito, ex comandante della stradale di Avezzano, Sandro Franchi, ex ispettore superiore e Vincenzo Onofri, agente della Stradale in servizio.
Accusati anche gli imprenditori Claudio Garofalo, Walter Garofalo, Marcello Garofalo, tutti di Trasacco, Angelo Lodini, Enzo Finocchi, entrambi di Avezzano, e Mariano Perinetti, di Trasacco.
L’inchiesta parla di favori reciprochi tra forze dell’ordine e i titolari delle aziende. Al riguardo, Esposito deve rispondere del reato di “corruzione continuata in concorso” poiché avrebbe ricevuto “utilità e in particolare rifornimenti gratuiti di carburante per uso personale” dai Garofalo per omettere “controlli su strada e verifiche con eventuali contestazioni di violazioni amministrative” durante l’attività di trasporto merci. Questi fatti sarebbero avvenuti, sempre secondo la Procura, da novembre 2017 fino a tutto il 2018. Ciò si sarebbe verificato anche con la ditta Lodini. Dalla ditta Finocchi, inoltre, avrebbe ricevuto aperitivi, caffè e sigarette, oltre al solito carburante.
Sarebbero stati accertati dagli investigatori anche presunti rifornimenti di carburante in altre stazioni di servizio di Avezzano. L’ispettore superiore Sandro Franchi, andato recentemente in pensione, è accusato invece di omessa denuncia di reato e falsità ideologica, mentre Onofri di non aver denunciato dei reati.