L’Aquila. “Questa notte è venuto a mancare Giampaolo Giuliani, dopo una breve malattia. Un uomo straordinario, che alla ricerca sui precursori sismici ha dato tantissimo, un uomo generoso, caparbio, legatissimo alla famiglia e per i quale la parola “amicizia” ha un grande valore”.
L’Aquila e l’Abruzzo intero perdono Giampaolo Giuliani. A darne annuncio è stata questa mattina la Fondazione Giuliani.
Giampaolo Gioacchino Giuliani, classe 1947, è stato un ex tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
In occasione del terremoto che il 6 aprile 2009 che ha devastato la città dell’Aquila, il suo nome fece il giro dell’Italia intera, diventando famoso. E non solo in Italia. Fu lui, infatti, con i suoi studi, a parlare di una previsione del devastante evento sismico che poi si verificò.
Dal 1971 al 1984 è stato tecnico di ricerca in astrofisica presso l’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, dipendente IAS (Istituto Astrofisica di Frascati); dal 1984 al 1990 all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, all’Aquila.
Ha lavorato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) come collaboratore tecnico non laureato dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino, una delle venti strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Ha partecipato prima all’esperimento EAS-TOP e poi all’esperimento Large Volume Detector(LVD) per la rivelazione di neutrini prodotti da collasso gravitazionale stellare.
L’Aquila. “Questa notte è venuto a mancare Giampaolo Giuliani, dopo una breve malattia. Un uomo straordinario, che alla ricerca sui precursori sismici ha dato tantissimo, un uomo generoso, caparbio, legatissimo alla famiglia e per i quale la parola “amicizia” ha un grande valore”.
L’Aquila e l’Abruzzo intero perdono Giampaolo Giuliani. A darne annuncio è stata questa mattina la Fondazione Giuliani.
Giampaolo Gioacchino Giuliani, classe 1947, è stato un ex tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
In occasione del terremoto che il 6 aprile 2009 che ha devastato la città dell’Aquila, il suo nome fece il giro dell’Italia intera, diventando famoso. E non solo in Italia. Fu lui, infatti, con i suoi studi, a parlare di una previsione del devastante evento sismico che poi si verificò.
Dal 1971 al 1984 è stato tecnico di ricerca in astrofisica presso l’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, dipendente IAS (Istituto Astrofisica di Frascati); dal 1984 al 1990 all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, all’Aquila.
Ha lavorato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) come collaboratore tecnico non laureato dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino, una delle venti strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Ha partecipato prima all’esperimento EAS-TOP e poi all’esperimento Large Volume Detector(LVD) per la rivelazione di neutrini prodotti da collasso gravitazionale stellare.