Avezzano. “L’importanza strategica che l’interporto di Avezzano riveste per il territorio obbliga ogni soggetto coinvolto a fare tutto quanto in suo potere per essere certi che sia stato fatto tutto il possibile e che non si sia persa una buona occasione di sviluppo. Per questa ragione ho deciso di approfondire la vicenda della procedura di gara per l’affidamento della gestione dell’interporto conclusasi, a mio modo di vedere, nel peggiore dei modi, ovvero con l’esclusione dell’unico concorrente, peraltro prima che fosse valutata la bontà e la struttura della soluzione tecnica economica proposta”.
A parlare è il consigliere regionale Giorgio Fedele.
“Interesserò, quindi, della vicenda la commissione competente in Consiglio Regionale, accertando che quella presa da parte del RUP fosse l’unica strada possibile, ciò al fine di fare chiarezza tra la parte tecnica-amministrativa e quella politica. Non possiamo lasciare nulla al caso. Non sarebbe giusto che, oltre al danno di aver perso un’occasione importante per restituire all’interporto la sua funzione originaria, con gli enormi benefici sul territorio in termini occupazionali ed economici, si aggiunga anche la beffa di dover subire eventuali ricorsi da parte dell’azienda esclusa, ribadisco, unica azienda partecipante”, scrive Fedele in una nota in merito all’esclusione da parte del Rup, della società Alba Minerali Srl di Avezzano dalla gara europea per l’affidamento dell’Interporto che “sarebbe avvenuta a causa del mancato pagamento del Contributo di gara”.
Una questione che riguarda la fase amministrativa della gara e che Fedele vuole approfondire per capire le effettive possibilità di superamento per una gara che si aspettava in Abruzzo da decenni.
Spiega ancora Fedele: “L’esclusione dell’azienda interviene in una fase primordiale rispetto a quella in cui si entra nel merito del progetto, prima ancora quindi che Regione Abruzzo abbia valutato il Piano che l’azienda vuole realizzare nell’interporto. Per questo credo che il Sottosegretario D’Annuntiis, con delega in materia, dovrebbe chiarire la posizione della Regione poiché è indubbio che in una visione a medio e lungo termine l’ottimizzazione di questa infrastruttura logistica, che fino a oggi non ha potuto svolgere il suo ruolo strategico, abbia ricadute in positivo enormi in termini di sviluppo economico e di incremento del mercato del lavoro sul territorio. Senza contare i benefici in tema di efficientamento per la movimentazione delle merci, oggi affidate esclusivamente al trasporto su gomma, che invece finalmente potrebbero aprire le porte da, per e attraverso l’Abruzzo al trasporto su ferro. Bisogna davvero capire se ci sono reali impedimenti per perdere questa importante occasione di sviluppo, conclude il consigliere regionale.