Avezzano. Di quell’escursione sul Monte Velino, in Valle Majelama, rimangono le immagini ritrovate nei loro cellulari, che hanno immortalato quanto la passione e l’amore della montagna spinga sempre un po’ più in là. Foto che hanno impresso la difficoltà di un’escursione che si è trasformata in una tragedia.
Era la mattina del 24 gennaio del 2021, quando Valeria Mella, Gianmarco Degni, Gian Mauro Frabotta e Tonino Durante si erano ritrovati al Rifugio Casale da Monte a Massa d’Albe per trascorrere la domenica insieme. Era una giornata freddissima, con temperature rigide e anche con un’allerta meteo importante.
I quattro escursionisti erano esperti e il tempo non li ha scoraggiati. Fino a Valle Majelama, dove li ha trovati la morte, sotto una valanga irrefrenabile, composta da neve, ghiacchio e detriti.
A dare l’allarme fu il padre della giovane Valeria, maresciallo dell’Arma dei carabinieri, quando non ha visto rincasare la figlia. Le sale operative dei vari corpi di soccorso, addetti alla gestione dell’emergenza, si sono attivate ufficialmente dopo le 19.
Le condizioni meteo non hanno fatto in modo di trovarli. La neve ha continuato a scendere copiosa ancora per giorni. Il vento di una velocità fortissima quella notte ha impedito all’elicottero di volare. Sono saliti a piedi i primi soccorritori e lì, in Valle Majelama, hanno trovato le loro impronte. Poi però sono stati costretti a tornare indietro. Il buio e un tempo inclemente li avrebbe fatti rischiare troppo.
Sono stati giorni di ricerche incessanti. Quasi un mese. Poche le voci fuori dal coro che suggerivano di sospendere le ricerche per via dell’elevatà pericolosità a cui andavano incontro quotidianamente le squadre dei soccorsi. Fino alla tragedia del Monte Velino, l’Abruzzo non aveva un vero protocollo che permettesse ai soccorritori di muoversi su un campo come quello realizzato per le ricerche dei quattro escursionisti.
Con l’arrivo degli Alpini dell’Aquila fu costruito un campo base, di fianco al campetto sportivo di Forme di Massa d’Albe. Sono stati giorni in cui tutto l’Abruzzo, tutta l’Italia, sono rimasti col fiato sospeso. Irremovibile il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco: “Le ricerche vanno avanti”. Allo stesso modo il presidente della Regione, Marco Marsilio: “Mica davvero c’è qualcuno che pensa che possiamo lasciarli lì su”.
Chi erano i quattro escursionisti
Valeria Mella, 25 anni e Gianmarco Degni, 26, avevano scalato tante montagne, lo avevano fatto con il sole, con la neve, sempre e comunque insieme.
Valeria, si era laureata con lode all’Università dell’Aquila in Fisioterapia, amava anche la musica e il teatro. Hostess dell’associazione Harmonia Novissima nella stagione di musica classica del teatro dei Marsi di Avezzano e delle partite dell’Avezzano Calcio, era abituata a fare mille cose. Anche la cameriera nel fine settimana. È cresciuta insieme alla sorella Veronica, nella caserma dei carabinieri di Capistrello, dove il papà, il maresciallo Vincenzo Mella per tanti anni è stato il comandante. La mamma, Giovanna, è un operatore sanitario.
“Vivere e sentirsi vivi sono due cose ben distinte”, aveva scritto la 25enne nel suo ultimo post Instagram del 6 gennaio, nella didascalia di una foto con il suo ragazzo tra le montagne di San Pelino e Castelnuovo, “la conquista per molti è arrivare in vetta, per me lo è già condividere ogni passo con lui”. Il loro amore era nato sui banchi di scuola del Liceo Scientifico.
Gianmarco, originario di Avezzano, di un anno più grande, figlio di Memmo e Tonina, titolari del negozio Degni Sport di articoli sportivi e da montagna di via Marconi, ad Avezzano. Il fratello, Leonardo, è conosciuto in tutta la Marsica per la sua passione del rugby. Da sempre appassionato di escursioni, esplorava con ammirazione e amore le montagne abruzzesi, sempre al fianco dei suoi amici, tra cui Tonino Durante (55) e Gian Mauro Frabotta (31) e della sua amata Valeria.
Valeria e Gianmarco, un amore in vetta che brillerà per sempre dai monti
A maggio dello scorso anni avrebbe compiuto 32 anni. Gianmauro Frabotta era “il ragazzo perfetto”. Era un’ingegnere e lavorava all’Eni di Milano. A gennaio era ad Avezzano e svolgeva la sua attività in smartworking. “Devi andare dove ti esplode il cuore, dove gli occhi si riempiono di meraviglia”: è questa una delle frasi che il giovane ha lasciato sui social per i suoi amici, per tutti. È il pensiero che spiega la sua passione per la montagna. A ottobre del 2019, era salito a 6189 metri, sull’Imja Tse, sulle vette dell’Himalaya. “La gratitudine è un sentimento che mi appartiene”, aveva scritto in un post, sotto a un’immagine-dedica al papà Mauro, titolare della salsamenteria della città e alla mamma Maddalena, insegnante, “allora volevo ringraziare chi mi sponsorizza da trent’anni. Un giorno te lo porterò sul tetto del mondo il tuo prosciutto Pà”. Una frase che poi la famiglia ha fatto incidere in un murales che si trova nella sua cappella, al cimitero.
Avezzano piange Tonino Durante, l’uomo che viveva per la montagna
Avezzano piange Tonino Durante, l’uomo che viveva per la montagna
È passato un anno da quei giorni in cui davvero si tentò di tutto. Dalle cariche esplosive, all’utilizzo dell’antenna Recco, al volo finito in uno schianto di un gatto delle nevi che arrivava da Ovindoli.
Giorni infiniti in cui la solidarietà della Marsica si stretta intorno alle famiglie, distrutte dal dolore, intorno ai soccorritori. Tutti hanno dato una mano. A partire dai residenti e dalle piccole e laboriose associazioni del posto che hanno aperto case, dato conforto e cibo a tutti.
Che hanno aperto le connessione wi fi per permettere alla stampa di dare notizie e aggiornamenti in tempo reale. Di fronte ai pochi haters che nemmeno davanti a una sciagura di tale portata si sono fermati, anche con insulti ai giornalisti, si è sollevato però un muro di amore e protezione che una comunità virtuale, ogni giorno più grande, ha creato per proteggere chi la tragedia del Velino l’ha vissuta in quel campo base, da dove, alal fine, tutti hanno portato a casa degli insegnamenti.
È passato un anno. E ancora ci sembra di sentirle le parole del vescovo Pietro Santoro per rendere omaggio e pregare per quei cercatori del bello e meraviglie. Il vescovo che il giorno del funerali, alla cattedrale dei Marsi, invitò tutti ad aspettare la primavera, per tornare con la mente a quella Valle che non ha perdonato il coraggio di quell’escursione.
Oggi è il giorno del ricordo e della commerazione. Dove tutta la Marsica tornerà a stringersi intorno ai familiari di Valeria, Gianmarco, Gian Mauro e Tonino. Sono proprio loro ad essere diventati il simbolo dell’amore che ha lasciato il legame di amicizia e di passione per la montagna condivisa dai loro figli.
Loro che hanno insegnato a tutte le persone che in questi lunghi dodici mesi sono rimaste vicine a questi giovani, cosa vuole dire sopravvivere a un dolore lacerante che è quello che arriva alla perdita di un figlio. Sono stati loro a far capire a tutti che l’amore non muore mai. E così in nome di Valeria è nato un centro sanitario per i bambini in Madagascar.
Realizzato il sogno di Valeria Mella: un centro sanitario per i bambini in Madagascar
Nel ricordo di Gian Mauro è nata l’associazione “Gli amici di Frabby”, impegnata quotidianamente nel sociale anche con giornate dedicate alla racconta di sangue, con l’Avis.
Nasce l’associazione “Gli amici di Frabby”, dedicata ai sogni e alla passione di Gian Mauro
È nato poi anche un progetto destinato alle scuole per la sicurezza in montagna.
In memoria dei 4 “angeli del Velino”, nasce un progetto per gli studenti sulla sicurezza in montagna
La Marsica si stringe intorno ai familiari degli Angeli del Velino, oggi una giornata di ricordo e preghiera
A Massa d’Albe e a ad Avezzano, due commemorazioni per gli “Angeli del Velino”. Alle 9.45 la deposizione di una corona di fiori e alle dieci sarà celebrata una messa, officiata dal vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro. Nel pomeriggio, alle 16.30 in largo Caduti dei vigili del fuoco ad Avezzano, di fronte al nuovo Municipio, nella parte nord della città, ci sarà un momento di ricordo. A seguire, una messa in cattedrale.
L’arrivo di Marsicalive ai piedi del Velino, 24 gennaio 2021
Le prime dichiarazioni dei soccorritori
Dispersi Velino, parla un soccorritore: tracce di scarponi fino a 2.100 metri, poi una valanga
Il sindaco Pasqualino Di Cristofano
I video ricordi
Una notte sulle alte vette di Mozart per onorare l’amore per la musica di Valeria Mella
Il commovente ricordo di Gianmarco Degni per l’esordio in C del Circolo Tennis Avezzano
Oggi Gian Mauro Frabotta avrebbe compiuto 32 anni, il video degli amici per il “ragazzo perfetto”
I ringraziamenti dei familiari dei 4 escursionisti