Avezzano. I lavoratori della Fiamm – Siapra dicono sì all’ipotesi di accordo di secondo livello. Mercoledì sera si sono concluse, infatti, le votazioni nell’azienda che produce batterie per auto e industriali.
L’accordo è stato così presentato ai dipendenti dell’azienda dopo che si è raggiunta l’intesa tra i vertici del sito e i rappresentanti dei sindacati, in particolare Fim – Cisl, Fiom – Cgil e Uilm – Uil.
Sono stati chiamati 338 aventi diritto, di questi solo 288 si sono recati alle urne. Dallo scrutinio è emerso che 252 hanno approvato l’ipotesi di accordo, mentre 35 l’hanno bocciata. C’è stata poi una scheda nulla e una bianca. Il documento, quindi, è stato approvato dai lavoratori dello stabilimento del nucleo industriale della città e ora potrà tornare in sede di Confindustria per la presa d’atto.
“Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per il lavoro svolto e per la fiducia che i lavoratori ci hanno dato votando sì all’ipotesi di accordo”, hanno sottolineato Alfredo Mascigrande, segretario organizzativo Uilm – Uil, e Luca Anselmi, rsu Fim – Cisl, “è una vittoria importante che arriva dopo un lungo e complesso lavoro. Ora sarà nostra premura individuare coloro che non hanno accettato questa ipotesi di accordo per capire quali sono le ragione e per far sì che se dovessero esserci eventuali problematiche possano essere da monito per migliorare sempre di più e per recuperare eventuali lacune che noi non abbiamo magari individuato da subito”.
Grazie all’accordo siglato ci saranno 25 stabilizzazioni subito e altre 20 legate ai pre – pensionamenti di altri dipendenti che decideranno di uscire almeno 2 anni prima dal sito. Ogni lavoratore avrà un premio di 25 euro se andrà a donare il sangue nel giorno di riposo e di 150 euro l’anno se non chiederà neanche un giorno di malattia. Con il nuovo accordo, inoltre, è stato riconosciuto un euro al giorno per il “cambio tuta” cioè il tempo che ogni dipendente impiega per cambiarsi e farsi la doccia dopo il turno, e un premio di risultato che partirà da 1.400 euro per arrivare a 1.600 euro.