Avezzano. Hanno chiuso alle 15 di ieri i seggi per l’elezione dei sindaci di quasi mille città. La prima prova elettorale con il governo tecnico in carica a livello nazionale sta assistendo, tuttavia, a un fortissimo calo di affluenza alle urne. A oltre metà delle rilevazioni pervenute al Viminale, la percentuale di affluenza si attesta al 66,9%. Un dato in calo rispetto alle precedenti elezioni amministrative che avevano visto una percentuale del 74,11%. Nella Marsica 8 erano i comuni chiamati al rinnovo del consiglio. Ad avezzano il dato sull’affluenza alle urne è in linea con quello nazionale; ha votato il 78,72% degli aventi diritto, pari a 27.137 elettori, su 34.474 aventi diritto; circa 6 punti percentuali in meno rispetto alle amministrative del 2007 quando si sono recati alle urne l’83,58% degli aventi diritto al voto; in flessione il dato anche rispetto alle elezioni politiche del 2008 quando l’affluenza si è attestata al 79,40%. I dati percentuali sui candidati a sindaco del capoluogo marsicano non sono definitivi a causa di ritardi dovuti forse alle schede contestate e qualche problema in alcune sezioni elettorali. 8 erano i candidati a sindaco e 540 alla carica di consigliere per 23 liste. I dati che riportiamo di seguito si riferiscono a 40 sezioni scrutinate su 48 e sono giunti alle 4 del mattino. Valeria Feragalli – Sel – si attesta, dopo una giornata in altalena, con cifre che la spingevano intorno al 5%, soltanto al 2.92%, con 629 voti; Pierpaolo Rubeo, di Unione dei Marsi, con 830 voti raggiunge il 3.86% e parla di un risultato trionfale, quasi un’impresa. Italo Cipollone – Pdl, sostenuto da 7 liste – al 33.78% totalizza 7269 voti, mentre Lorenzo De Cesare con 1002 sfiora il 5%. Non ce la fa a vincere al primo turno Giovanni Di Pangrazio – Pd, sostenuto da 10 liste – e va al ballottaggio con Italo Cipollone; si ferma infatti, al 45.49% con 9788 voti. È Mario Spallone, ex sindaco di Avezzano, a fermarsi al 1,47% con 316 voti. Nazzareno Di Matteo è al 4,14% con 891 voti e anticipa che al ballottaggio non intende appoggiare nessuno dei due contendenti: “con questi gruppi – ha dichiarato – non si può realizzare la nostra idea di città aperta e libera, non si può raggiungere l’obiettivo della sussidiarietà che premia il buon lavoro e non le clientele”. Infine Iride Cosimati arriva al 3.91% con 794 voti.