San Vincenzo Valle Roveto. Venerdi 3 settembre l’ex sindaco Giulio Lancia ha tenuto un intervento pubblico nella piazza di Roccavivi, in cui ha spiegato ai numerosi presenti le motivazioni dietro la sua scelta di lasciare l’incarico di primo cittadino, arrivata ad appena due mesi dalla sua scadenza naturale (ne parlammo già qui).
Lancia si era dimesso il 16 luglio, lasciando spazio al commissario prefettizio Giovanni Todini, che farà le sue veci fino alle prossime elezioni di Ottobre. Nell’intervento pubblico l’ex sindaco non ha risparmiato accuse e affondi durissimi, quasi tutti rivolti ai suoi ex compagni di coalizione. A suo avviso durante i suoi due mandati, 2011-2016 e 2016-2021, è stato lasciato sempre più isolato dai suoi compagni di maggioranza, al punto che racconta come la sua parabola amministrativa sia stata sempre più un percorso in solitudine. Tutto questo è andato peggiorando finché negli ultimi mesi, continua Lancia, nella maggioranza si facevano riunioni carbonare, che a suo dire facevano di tutto per metterlo su una via crucis tracciata ad arte. Quello che emerge dalle durissime accuse di Lancia è un quadro politico sconcertante, tratteggiato da un degrado etico e morale di alcuni amministratori, che a suo dire erano impegnati nella cura degli affari personali e nell’ordire tradimenti piuttosto che badare alla cosa pubblica. E le accuse mosse dal sindaco sono tutt’altro che anonime, visto che nel comizio non solo sono stati fatti nomi e cognomi, ma sono state rivolte accuse ben precise e circostanziate che, se accertate, costituirebbero reati molto gravi. Le più rilevanti sono quelle sulla consegna delle baracche comunali, sulla gestione dell’emergenza Covid, e persino di timbri e firme false apposte sui documenti emessi a nome del sindaco. Insomma sembra proprio che nella maggioranza guidata da Lancia ci sia ormai una spaccatura insanabile e una lotta senza esclusione di colpi, tanto che l’ex primo cittadino dichiara persino di aver registrato alcune riunioni, in barba a qualsiasi normativa sulla privacy.
Ma adesso, a poche settimane dalle dimissioni e ancor meno dalle elezioni, il caos politico regna sovrano a San Vincenzo Valle Roveto. Lancia ha dichiarato di volersi ripresentare, ma stavolta con una squadra che pesca in buona parte dalle file dell’opposizione. Questa mossa a sorpresa lascia sconcertati i cittadini che, con le sue accuse ancora tutte da confermare, di fatto vedono il sindaco uscente mettersi a capo dell’attuale opposizione, situazione che genera non poca confusione e smarrimento nell’elettorato. Inoltre una parte della popolazione si chiede come mai, da sindaco, Lancia non avesse mai denunciato gli illeciti di cui parla? Davvero tutto era stato fatto a sua insaputa e, se fosse davvero così, non potrebbe essere persino più grave? E infatti c’è già chi parla di boomerang politico per le dure accuse lanciate dall’ex primo cittadino, che a questo punto più che colpire i suoi ex compagni di maggioranza potrebbero tornare pericolosamente al mittente, creando una situazione politica di incertezza e di grande confusione, sempre più difficile da sanare.