Celano. Sulla vicenda dei Map continua il confronto tra maggioranza e opposizione. Stavolta il Pd attacca il sindaco Filippo Piccone e la sua amministrazione dopo aver fatto un controllo alla tesoreria Carispaq del Comune, ma il sindaco liquida l’iniziativa come «un nuovo abbaglio della minoranza». L’ultima puntata di una telenovela infinita è tutta sui conti della cassa comunale. I consiglieri comunali del Pd – Antonello Di Stefano, Carlo Cantelmi, Aniceto Ciaccia, Calvino Cotturone, Nazareno Tiberi e Daniele Bombacino – ricordano di aver «posto la questione della trasparenza amministrativa e della gestione dei soldi pubblici al sindaco». «Nello specifico», affermano, «abbiamo chiesto di chiarire l’utilizzo dei fondi erogati dalla Protezione Civile per la realizzazione delle famose casette di legno “fantasma” (Map). A questa richiesta legittima, supportata da documenti ufficiali del Comune, il sindaco ha risposto, come suo solito, con argomentazioni strumentali. Piccone e la sua Amministrazione hanno sempre sostenuto che le somme relative ai Map erano vincolate presso la Tesoreria Comunale – Carispaq, come riportato nei rendiconti di gestione anni 2009/2010/2011. Niente di più falso. Riportiamo di seguito la risposta che l’Ufficio di Tesoreria – CARISPAQ ci ha fornito su nostra precisa richiesta (DOC. N. 1). In sostanza, in questi anni, le somme dei MAP non sono state mai vincolate, quindi, nella disponibilità di cassa del Comune e pertanto “spendibili” dall’Amministrazione. E’ questo un fatto di una gravità assoluta: ma c’è di più. Nel bilancio di rendicontazione 2011 la Giunta dichiara che sull’avanzo di amministrazione vi sono somme vincolate per € 2.438.110,12. Ma…sorpresa! Sui conti correnti del Comune di Celano abbiamo riscontrato che alla data del 16 aprile 2012 vi era la disponibilità di soli € 2.011.560 di cui Somme Vincolate pari a zero (DOC. N.2) e che oggi l’importo si è addirittura ridotto a circa € 1.770.000». Secondo l’opposizione, «se oggi il Comune di Celano dovesse restituire i soldi dei Map (cosa che non ha ancora fatto) le casse comunali avrebbero una disponibilità quasi nulla, con gravi ripercussioni sulla attività amministrativa. In realtà i soldi dei Map sono stati utilizzati e Piccone dovrà ricorrere all’utilizzo di fondi comunali (come proventi di tasse, imposte, tributi ecc…) per far fronte alla restituzione e per sostenere le spese semestrali del personale (€ 1.032.500), dei mutui (€ 487.400 fino al 2038!) e dei servizi locali indispensabili (€ 609.540). Questa Amministrazione non può continuare a chiedere i soldi ai celanesi, per poi sprecarli e gestire la cosa pubblica in questo modo: è per questo che noi da tempo facciamo proposte per abbassare le tasse e ridurre gli sprechi». La replica del senatore Piccone (Pdl) non si è fatta attendere. Il coordinatore regionale del partito si è detto «sconcertato per le iniziative messe in campo dall’opposizione». Secondo Piccone, «la cassa del Comune di Celano, come quella di tutti i Comuni d’Italia, fa pagamenti e riscossioni di continuo, e quindi cambia giornalmente, ma il rendiconto finanziario è la fotografia al 31 dicembre, per questo non capisco cosa c’entra il 16 aprile. L’opposizione», afferma Piccone, «prima sosteneva che i soldi erano spariti, poi dice che ci sono ma non sono sufficienti, ora fa addirittura confusione tra quella che è la gestione di cassa e la gestione finanziaria. I momentanei squilibri di cassa», conclude Piccone, «possono sempre esserci nelle pubbliche amministrazioni ed è una cosa normale per qualunque ente pubblico come un Comune».