Avezzano. Sono stati ritenuti idonei a testimoniare nell’ambito della vicenda che vede indagata una suora per presunti maltrattamenti e abusi in una scuola dell’infanzia della Marsica. Si tratta di tre degli undici bambini che avrebbero subito i maltrattamenti. E’ stato deciso dal collegio di consulenti d’ufficio, la neuropsichiatra infantile Angela Giganti e la psicologa Giorgia Verrastro, nel corso dell’udienza di ieri davanti al gip del tribunale di Avezzano. Il pubblico ministero, Ugo Timpano, aveva chiesto l’audizione di cinque bambini e per tre di loro l’istanza è stata accolta. Come disposto dal giudice per le indagini preliminari, Daria Lombardi, i tre bambini saranno ascoltato davanti al tribunale per i minorenni dell’Aquila nell”udienza fissata per il 27 luglio.
Tutto è cominciato a novembre, quando un genitore aveva notato che il figlio non andava più volentieri all’ asilo, anzi ogni mattina diventava sempre più problematico accompagnarlo. Anche le altre mamme si erano mobilitate, arrivando a presentarsi in gruppo alla caserma dei carabinieri per denunciare alcuni episodi ritenuti sospetti. Le mamme, che si sono rivolte all’avvocato Paolo Palma, avevano anche chiesto e ottenuto un incontro con l’insegnante che non aveva però portato a nulla.
I presunti maltrattamenti riguardano insulti e strattonamenti o punizioni non proprio educative nei confronti dei bambini. Episodi avvenuti in varie occasioni e che avevano ingenerato, sempre secondo l’accusa, paura e insicurezza tra i bambini che non volevano più andare a scuola. Subito era scattata l’inchiesta, affidata ai carabinieri della compagnia di Avezzano.
Video trovati sul cellulare della suora hanno riguardano un’altra accusa ancora da dimostrare. I genitori, preoccupati, avevano creato un gruppo WhatsApp per confrontarsi e cercare di capire meglio se i comportamenti anomali dei bambini potessero essere riconducibili all’attività didattica tenuta in classe. Dopo l’incontro con la suora una mamma era riuscita a vedere il contenuto del cellulare dell’insegnante, dove sembra ci fosse materiale video-fotografico hard. Su questo aspetto sono ancora in corso accertamenti. La suora è stata trasferita in altra sede.