La pratica sportiva per le persone con disabilità rappresenta uno strumento di crescita personale e un mezzo educativo concreto volto a favorire l’integrazione sociale. Lo sa bene il consiglio direttivo del Centro Sportivo Italiano – delegazione L’Aquila, presieduto da Luca Tarquini, che si sta impegnando nel proporre soluzioni concrete legate al binomio sport-disabilità in quanto consapevole delle ancora numerose difficoltà presenti in questo ambito.
Proprio la scorsa settimana si è concluso il corso per Operatore Sportivo per la Disabilità, che aveva come obiettivo quello di formare figure professionali che possano assistere, nella pratica sportiva, le persone affette da disabilità, più o meno gravi. Spesso, infatti, per i ragazzi non è possibile praticare sport a causa dell’assenza del personale qualificato che riesca ad affiancarli nel modo corretto nello svolgimento delle diverse attività.
Il CSI L’Aquila, oltre a organizzare corsi e iniziative di vario genere che abbiano come finalità la facilitazione della pratica sportiva da parte di persone con disabilità, vuole lanciare una campagna di sensibilizzazione ai loro diritti, alle loro esigenze e attitudini. In particolar modo l’appello che l’associazione lancia è rivolto alla promozione di infrastrutture dedicate e impianti più accessibili:
“Ci rivolgiamo ad autorità regionali e locali affinché, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità finanziarie svolgano un ruolo importante nello sviluppo dello sport per le persone con disabilità. Un’attenzione particolare andrebbe riservata”, ha dichiarato il presidente del Centro Sportivo Italiano L’Aquila, Luca Tarquini, “alla promozione e agli investimenti nelle infrastrutture sportive che risultano ad oggi ancora scarsamente sviluppate, limitando in questo modo la pratica dello sport. Il nostro obiettivo, quindi, è quello di sensibilizzare tutti i Comuni per la promozione e il miglioramento di impianti che abbattano le barriere architettoniche e garantiscano pari opportunità”.
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