San Benedetto dei Marsi. Un appello del sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio, al prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco e ad Angelo Caruso, presidente delle Provincia, affinché ci sia un incontro urgente per discutere eventuali interventi che possano migliorare la viabilità della strada provinciale 20. “Sulla Marruviana mancano le condizioni minime di sicurezza”, ha precisato D’Orazio, dopo aver effettuato un sopralluogo sulla strada comunale “si è accertato che teatro più volte di incidenti gravi e mortali sono presenti diverse criticità: le banchine sono invase dall’erba alta oltre 2 metri, i paletti catarifrangenti inesistenti, manto stradale pieno di buche, segnaletica orizzontale cercasi, segnaletica verticale inesistente o fatiscente, incroci coperti da vegetazione che impedisce la visuale, canaletti di deflusso acque pluviali ostruiti, guard-rail assenti, lampioni inesistenti e guard-rail sui ponti danneggiati da decenni e mai sostituiti”.
“Questa la triste realtà”, ha sottolineato il primo cittadino, “che si vive percorrendo la strada provinciale 20 Marruviana dove l’ultimo decesso si è registrato il 20 giugno scorso”. Domenica scorsa c’è stato l’ultimo incidente mortale in ordine di tempo.
Eligio Paolini, pastore 67enne di Forca Caruso, era al volante della sua Fiat Panda quando si è scontrato con un Opel Corsa. L’uomo, secondo quanto accertato dai carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dei fatti, non avrebbe rispettato lo stop. I segnali stradali in quel tratto di strada comunale sono risultati coperti da una folta vegetazione che hanno ridotto la visibilità.
“Doveroso è sottolineare che la velocità e la distrazione degli utenti sono fattori determinanti e che incrementano i livelli di rischio, ma ciò non esime da responsabilità l’ente chiamato alla custodia”, ha continuato D’Orazio, “ho scritto all’amministrazione provinciale chiedendo un incontro urgente per provare a far attivare gli interventi di manutenzione basilari e chiedere delucidazioni, atti alla mano, per capire le tempistiche realizzative degli interventi, troppo spesso annunciati in tante sedi, ma di cui non vi è traccia nel piano triennale delle opere pubbliche 2020-2023 della Provincia”.
“Spero che dall’incontro possano nascere nuove propulsione”, conclude, “perché sulla pelle delle persone non si può più continuare a scherzare”.