Avezzano. Un’analisi sul punto dei vaccini anticovid nella Marsica e nella gestione dell’emergenza sanitaria a livello territoriale.
Questa mattina MarsicaLive ha incontrato i medici Rossella De Santis (responsabile del distretto Marsica), Stefania Viscogliosi (responsabile cure primarie e coordinatrice assistenza territoriale), Daniela Franchi, referente servizio prevenzione dell’area Marsica e Donato Tacconella, (Usca, visite domiciliari) per fare il punto sulla campagna di vaccinazione e sul lavoro sinergico della Asl con i medici di base durante l’emergenza coronavirus.
Un anno di pandemia, come prosegue la campagna di vaccinazione?
A rispondere è la referente servizio prevenzione area Marsica, Daniela Franchi, che sottolinea come “da più di un anno si è iniziato da subito a collaborare, soprattutto con gli operatori del distretto, e di questo siamo orgogliosi perché abbiamo costituito un team importante. Abbiamo iniziato con la sorveglianza, con il contact racing. Nella fase iniziale siamo stati agevolati dal lockdown che è stato totale. Si è poi proceduto con la fase di tracciamento di casi, in particolar modo, asintomatici, attraverso i tamponi che abbiamo fatto in modo sempre più estensivo. L’unione fa la forza, stiamo lavorando insieme da un anno per superare al meglio queste difficoltà. In tema vaccini”, prosegue, “abbiamo cominciato, come tutta la Regione, con l’open day il 27 dicembre. Siamo di fatto partiti il 2 gennaio, con al sede nell’ospedale, per la vaccinazione dedicata agli operatori sanitari. Attualmente siamo nella sede della Vivenza e questo grande spazio ci permette di implementare il numero di vaccinazioni. Da lunedì scorso sono attive anche le sedi di Tagliacozzo e Pescina”.
“Con le vaccinazioni siamo a buon punto perché stiamo recuperando gli ultraottantenni”, precisa Rossella De Santis, responsabile del distretto della Marsica, “abbiamo attivato le vaccinazioni a domicilio e si stanno attivando le vaccinazioni per le altre fasce d’età. La Marsica ha una popolazione di circa 130mila residenti ed è chiaro che è importante la collaborazione di tutti i nostri operatori con il Sieps per raggiungere i risultati”.
“In un anno”, dichiara la responsabile delle cure primarie, la dottoressa Viscogliosi, “al di là della prima ondata che ci è servita nell’organizzazione e nella logistica, siamo arrivati a fare 300 tamponi al giorno. Abbiamo assistito a domicilio 3094 pazienti covid, come coordinamento dell’unità di assistenza territoriale aziendale di tutta la provincia, a domicilio sono stati fatti 8043 tamponi e questo significa che, oltre il monitoraggio telefonico, per continuare nel discorso delle forze che la Asl ha messo in campo. Solo nel distretto della Marsica abbiamo 97 medici di medicina generale, di questi, 81 hanno dato l’adesione volontaria per poter fare vaccini ai propri pazienti”.
“Ci troviamo in un periodo buio che ha richiesto a tutti noi di mettere in atto delle strategie che non conoscevamo”, continua la Viscogliosi, responsabile delle cure primarie e coordinatrice dell’assistenza territoriale, “siamo organizzati tutti per rispondere a questa epidemia. La macchina organizzativa aziendale, anche se l’utente ha percepito poco di tutto il lavoro fatto, è stata in opera 24 ore su 24 da parte di tutti noi e da parte dei tanti operatori che lavorano. L’azienda ha dovuto organizzarsi in una maniera completamente diversa rispetto al solito. Per l’assistenza domiciliare, la Asl ha incrementato tutto il sistema di assistenza domiciliare di assistenza covid affidato ai medici Usca. In poco tempo l’azienda ha dovuto reperire medici, nonostante la carenza, formarli nell’ambito delle malattie infettive e ha messo sul territorio 7 sedi Usca”.
“Sulle cure domiciliari e dal novembre scorso”, ha concluso il dottor Tacconella, “sono state attivate delle cosiddette equipe covid per poter trattare a domicilio quei pazienti, risultati positivi al tampone e, nei casi in cui venivano dimessi, dalla struttura ospedaliera. L’equipe covid, messa in campo grazie all’autorizzazione del direttore generale, è servita per poter garantire le cure necessarie di tipo però infermieristico. Mentre invece altri tipi di supporti a domicilio, come la fisioterapia, non sono ancora attivi ma presto sarà indispensabile metterli in campo”.
Il video completo con le interviste: (a cura di Magda Tirabassi):