Trasacco. Anche i ristoratori di Trasacco si uniscono alla protesta dei colleghi di tutta Italia e chiedono di riaprire quanto prima.
L’Italia è scesa in piazza contro le chiusure, a causa dell’emergenza coronavirus e del blocco dell’attività da parte del Governo. Mini bar e ristoranti, wedding, tavole imbandite e donne con abiti da sposa hanno invaso pacificamente giorni fa al ritmo di musica Piazza della Rinascita a Pescara per chiedere date certe per la riapertura delle attività chiuse da mesi. “Questa mattina abbiamo qui in piazza a Pescara tanti titolari e lavoratori dei pubblici esercizi come bar, ristoranti, pizzerie, locali da ballo, pub, sale da gioco, pasticcerie, gelaterie e stabilimenti balneari che da troppo tempo sono stati costretti ad abbassare le saracinesche. Abbiamo lanciato lo slogan ‘Vogliamo Riaprire’ che accomunerà le manifestazioni che si stanno riunendo in questo momento in diverse città italiane. Una rappresentanza della Fipe-Confcommercio a Roma incontrerà i rappresentanti del Governo per manifestare la grande sofferenza delle attività e chiederne la riapertura”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, secondo il quale, come raccontato da AbruzzoLive, si tratta di “una crisi economica che dobbiamo assolutamente affrontare prima che degeneri e possa davvero trasformarsi in una nuova tragedia. Le Regioni questa mattina hanno approvato delle linee guida per le riaperture di diverse attività e hanno chiesto al Governo di individuare delle date precise entro le quali permettere le riaperture anche per poter programmare la ripresa del turismo e di tanti altri settori in sofferenza come palestre, piscine, ristoranti, bar, cinema, musei”.
Questa volta l’appello viene lanciato dai ristoratori di Trasacco, nello specifico da Paola Quaglieri del ristorante “Il granaio”, Alessandro di Passio ristorante “Olimpo”, Grilli Valeria del ristorante “Pane e olio” e Pierpaolo De Foglio ristorante “De foglio”. Gli imprenditori chiedono di “valutare le zone della nostra regione e le differenti posizioni geografiche nel territorio, oltre a un concreto aiuto per le attività che rischiano di non riaprire”.
Ecco il video:
Video: Antonio Oddi