Avezzano. “Nel lento andare acritico e autoreferenziale del governo cittadino, si sogna, si straparla, si progetta e si dichiara sempre in grande, difficilmente soffermandosi sulle piccole cose, quelle triviali e quotidiane, che fanno la differenza tra una città vivibile, accogliente, attenta, amica, e un’estraneo dormitorio anestetizzato, cornice ideale delle nostre vite da bulimici consumatori di modernità”. A scrivere è Matteo Di Genova, esponente di “Cambiamo! Giovani”, che continua:
Mentre la vita ai tempi del covid si impoverisce di esperienze, diviene rarefatta, viene confinata negli spazi angusti delle abitazioni e mediata da schermi luminosi, un’intera generazione arranca impreparata mentre affronta un cambiamento epocale con i mezzi a sua disposizione: non sono molti.
“Le misure di contenimento la colpiscono più duramente di ogni altro raggruppamento sociale: non possono riunirsi, non possono andare a scuola, non possono vivere famiglia e tradizioni, non hanno soldi da spendere, non hanno cinema, concerti, teatro, aperitivi, nemmeno la possibilità di stare in gruppo; parliamo di adolescenti e post adolescenti, pieni di sogni, di emozioni, di ormoni, che non hanno accesso a tutto ciò che garantisce un sano sviluppo emotivo, relazionale e culturale ad un individuo normale”, va avanti, “avete il quadro della situazione. Adesso aggiungete che la maggioranza non ha un computer personale e condivide quello che c’è con il resto della famiglia, un buon numero non ha la possibilità di accedere a collegamenti telematici di decente qualità e qualcuno si arrangia con il solo smartphone. Va da sé che anche seguire le lezioni può diventare difficile: il mondo si restringe ancora di più.
E allora? Allora una buona amministrazione dovrebbe trovare delle soluzioni.
Il compito di una buona amministrazione dovrebbe essere prima di tutto quello di eliminare gli ostacoli che limitano i cittadini nel godimento dei loro diritti e costruire un ambiente in cui ognuno possa trovare la propria realizzazione come individuo e membro di una comunità.
Il comune di Avezzano, ispirandosi a buone pratiche già adottate altrove, ha i mezzi e l’opportunità di offrire ai cittadini, in particolare a quelli più giovani, luoghi efficienti di accesso alla rete con disponibilità di postazioni telematiche pubbliche per attività connesse al lavoro e all’educazione (formazione, DAD, tesi, colloqui di lavoro, videoconferenze, ecc.).
Siamo certi che questo nostro appello verrà raccolto, nel frattempo ringraziamo il consigliere Tiziano Genovesi, che si è reso disponibile a presentarne mozione nel prossimo consiglio comunale. Siamo fiduciosi che verrà accolta: non solo per aiutare chi in questo momento è in difficoltà, ma per percorrere quel percorso lento e indispensabile di trasformazione, da luogo in cui vivere, a luogo da vivere”.