Avezzano. Sono stati inaugurati ieri, ma in realtà sono ancora chiusi i 6 posti letto di terapia sub intensiva che dovevano essere attivati già a febbraio. Le accuse arrivano arrivano dalla Cgil che chiede un cambio di passo alla Asl. Gli ospedali del territorio sono sotto pressione a causa dell’aumento di contagi nella Marsica, una situazione in controtendenza rispetto al resto della Regione dove i casi sono in diminuzione.
I 6 posti letto di terapia sub intensiva sono stati inaugurati alla presenza del manager Asl, Roberto Testa, del direttore sanitario, Alfonso Mascitelli, degli assessori comunali Teresa Colizza e Patrizia Gallese, del delegato Sanità, Domenico De Angelis, dei tecnici e dirigenti Asl, oltre che dei consiglieri regionali Simone Angelosante e Mario Quaglieri. Il reparto ha una superficie di 150 metri quadrati, 6 stanze con bagni singoli. Il blocco prevede spazi per il personale. La spesa è stata di 450mila euro.
Il problema , secondo la Cgil, è che non sono stati attivati. “Serve uno slancio all’attività sanitaria”, ha commentato Anthony Pasqualone, segretario generale Funzione Pubblica Cgil provinciale, “non abbiamo bisogno di passarelle ma di atti concreti, a differenza di quanto avvenuto nell’ultimo anno. Vogliamo garanzie per i pazienti affinché non sia per l’ennesima volta troppo tardi. Questo può avvenire con l’assunzione di personale. Si è partiti con l’avviso per gli infermieri. Una boccata d’ossigeno che però non basta, la Asl ha bisogno di personale stabile. Si va troppo a rilento e a macchia di leopardo. C’è poi la criticità del personale oss, tanto che la Asl non ha neanche bandito un avviso pubblico”.
“E’ stata inaugurata solo la chiusura dei lavori a livello strutturale”, ha aggiunto Angela Ciccone della segreteria provinciale Fp Cgil, “ma non è neanche chiaro a chi sarà affidata la gestione. In questo momento in cui i reparti sono saturi e in tutta la regione c’è carenza di posti, sarebbe opportuno attivare subito il reparto. Serve un progetto gestionale oltre che quello strutturale”.