Avezzano. Ancora tre settimane di cassa integrazione alla Fiamm di Avezzano: manca ancora la plastica.
La problematica legata al mancato reperimento delle materie prime causa covid continua a creare disagi anche alle aziende marsicane. I trasporti, infatti, stanno subendo dei rallentamenti e alcuni prodotti non riescono ad arrivare in tempo a destinazione.
Già a inizio mese la fabbrica che produce batterie per auto e industriali aveva lamentato la carenza di materiale annunciando una cassa integrazione di due settimane. Gli ammortizzatori hanno riguardato inizialmente a rotazione 240 operai e 38 impiegati di altri settori, su 400 dipendenti. I vertici della Fiamm speravano che l’emergenza materiale potesse rientrare e invece nei giorni scorsi sono stati costretti a chiamare a raccolta i sindacati per annunciare altre tre settimane di cassa integrazione a rotazione che partirà a fine mese.
“Purtroppo non abbiamo le plastiche che servono per le batterie”, hanno precisato i rappresentanti sindacali di stabilimento, “questo tipo di materiale, che già scarseggiava all’inizio del mese, tarda ad arrivare e per questo l’azienda ha fatto ricorso ad altre tre settimane di cassa integrazione. Fino a ora gli ammortizzatori sociali sono stati gestiti in maniera ottimale anche con l’inserimento di alcune ore di formazione. Nelle prime settimane, per esempio, su 70 persone che dovevano osservare la cassa alla fine l’hanno fatta in 40. Secondo le previsioni le ultime settimane di cassa integrazione impatteranno solo su 12 unità”. Se da un lato la Fiamm sta tamponando la carenza di materie prime con gli ammortizzatori sociali per una parte dei suoi dipendenti, dall’altro si sta dando da fare per reperirle anche da altri fornitori.
“Siamo sicuri che ci sarà presto una ripartenza per tutti”, hanno concluso le rsu, “l’azienda ci ha assicurato che sta trovando nuovi fornitori e quindi a breve il problema verrà risolto”.