Sembrerebbe paradossale accostare il concetto di digitalizzazione a un pastificio artigianale come quello di “Rustichella d’Abruzzo” ma oggi vi dimostreremo che non è così.
Lo sviluppo tecnologico ha permesso di applicare un processo di modernizzazione all’azienda che si va ad affiancare al suo profilo artigianale, senza eliminare o ridurre la dose di tradizione che c’è alla base.
Sarà Gianluigi Peduzzi, presidente della nota realtà pescarese a spiegarci come questi due mondi riescono a combaciare o, ancora meglio, a completarsi, presentandoci il percorso di digitalizzazione che Rustichella d’Abruzzo ha affrontato negli ultimi anni attraverso il progetto “Trafila Digitale”.
“Abbiamo iniziato questa nuova avventura nel dicembre del 2018”, ci ha raccontato Peduzzi, “con l’obiettivo di digitalizzare, da lì a due anni, sia la parte relativa alla produzione che quella commerciale. Si è poi registrata un’accelerazione nel maggio del 2020 in seguito alle esigenze sorte con lo scoppio della pandemia”.
Digitalizzazione del processo produttivo.
“Per quanto riguarda la produzione”, ha continuato, “i nostri interventi hanno portato alla costruzione di uno stabilimento con industria 4.0: si è lasciato intatto il processo di produzione e di trasformazione artigianale mentre siamo andati ad aggiungere, tramite l’uso della tecnologia, una fase di prelievo di tutti i dati della filiera indispensabili per la tracciabilità del prodotto”.
“Il nostro sistema prevede il monitoraggio dall’arrivo della semola e delle altre materie prime fino al prodotto finito. In questa maniera l’intera produzione è tracciata in modo sicuro e preciso grazie al sistema di blockchain. Già sperimentato nel marzo 2020 l’utilizzo del QRcode per informare di questo processo il consumatore finale che può accedere alla storia della pasta, nello specifico abbiamo adottato questo processo sul nostro prodotto PrimoGrano 100% abruzzese dove con una semplice scannerizzazione del codice il consumatore aveva a disposizione dati oggettivi della provenienza del grano ma anche suggerimenti veloci per realizzare una ricetta. Il risultato finale di questa prima sperimentazione sarà quello di coinvolgere un’utenza interna ed esterna alla realtà produttiva”.
Oltre al tracciamento”, ha spiegato, “c’è anche la possibilità di rilevamento di numeri necessari alla contabilità industriale: i consumi di materie, di elettricità e di energia vengono prelevati in tempo reale e quindi c’è un calcolo immediato dei costi di produzione”.
Insomma, tutto è velocizzato ma nulla è stato cambiato nell’ambito dell’artigianalità della produzione della pasta. Quest’ultima viene solo tenuta sotto controllo in maniera più ferrea. Per intenderci meglio, vi proponiamo un esempio: è noto che per garantire una maggior qualità della pasta, la fase di essiccazione deve essere lenta e a temperature basse. Grazie alla digitalizzazione è possibile garantire il rispetto di questi standard ricevendo dati precisi di utilità e di temperatura del processo, evitando eventuali errori.
Digitalizzazione dell’attività commerciale.
“Per quanto riguarda la parte legata alla commercializzazione dei nostri prodotti, abbiamo eliminato il cartaceo presente. Il processo dell’ordine avviene tutto digitalmente. Anche la spedizione”, ha dichiarato Peduzzi, “viene accompagnata più da un flusso digitale che da un flusso cartaceo”.
“Entro la fine del 2021”, ha concluso, “avremo coinvolto la parte del b2b che fornirà attraverso il portale CasaRustichella.com in tempo reale le disponibilità della gamma prodotti. Abbiamo sviluppato internamente le piattaforme, un software che si collega ogni minuto con il sistema della logistica registrando i movimenti di prelievo”.
Quindi, digitalizzare un pastificio artigianale si può? Rustichella d’Abruzzo risponde di sì!