Avezzano. Bufera sullo staff del sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio. A lanciare l’accusa è il consigliere comunale Stefano Lanciotti che sottolinea, in una nota, come “il sindaco pro-tempore di Avezzano Giovanni Di Pangrazio ci ha abituato a coniugare i verbi al futuro. Le quotidiane esternazioni giornalistiche del sindaco sono infarcite di farò, affronterò, risolverò anche se a tutt’oggi a 5 mesi oramai dal suo insediamento si è visto poco e più vicino al niente”.
“Ad onor del vero”, spiega Lanciotti, “bisogna riconoscere che c’è stata una attività in cui Di Pangrazio si è impegnato a fondo ed è quella relativa alla creazione del suo nutrito e variegato staff. Da novembre 2020 ad oggi è stato un susseguirsi di delibere, determine e direttive impartite ai dirigenti per strutturare il più fantasioso e bizzarro ufficio di supporto al sindaco che si sia mai visto al Comune di Avezzano. Le danze iniziano il 3 novembre del 2020 con l’assunzione della dottoressa Dora Paris che si firma come ‘collaboratrice personale del sindaco’, qualifica professionale che credo non esista nei ruoli della pubblica amministrazione. Si prosegue il 10 novembre con l’assunzione di Armando Floris, figliolo dell’ex sindaco di Avezzano”.
“Ma è con i decreti del 25 novembre”, continua Lanciotti, “che Di Pangrazio si supera nominando con un solo atto ben 6 figure: Germanico Patrelli, direttore responsabile del sito Marsicaweb, Maurizio Bianchini, noto politologo cittadino oltre a Mario Luigi Taroni, Raffaele Castiglione Morelli, Giorgio Di Biagio e Anna Catini. Otto collaboratori devono essere sembrati al sindaco Di Pangrazio insufficienti per supportarlo adeguatamente nelle sue molteplici e futuristiche attività ed allora lo scorso 2 febbraio invia al suo segretario generale di fiducia Giampiero Attili, attualmente agli arresti domiciliari per l’inchiesta sul comune di Celano, una direttiva con la quale dispone la contrattualizzazione al costo di 24mila euro annui del pubblicista Mario Sbardella”.
“Prima che iniziasse questo valzer assunzionale”, precisa, “Di Pangrazio ad ottobre 2020 aveva richiesto ed ottenuto dal segretario Attili l’assegnazione temporanea di una dipendente di ruolo dell’amministrazione che a tutt’oggi risulta essere inserita nell’ufficio del sindaco ma non il suo costo pari a 14mila e 711,99 euro annui che grava sul costo del personale assunto a tempo indeterminato del comune di Avezzano. Alla fine della giostra, le 10 persone dello staff di Di Pangrazio costano alla collettività di Avezzano circa 190mila euro annui”.
“La coerenza è però il vero cavallo di battaglia di Di Pangrazio”, conclude il consigliere Lanciotti, “infatti il 10 dicembre scorso aveva pomposamente dichiarato ìtagliate tre dirigenze da 8 a 5 e le risorse risparmiate saranno destinate alle partite iva e a persone in condizioni di significative criticità finanziarie’. Tutto apprezzabile se nonché la scorsa settimana è comparso sul sito del comune di Avezzano un avviso pubblico per l’assunzione di due nuovi dirigenti a tempo determinato per un costo presuntivo di circa 150mila euro annui. Ma non bisogna prendersela più di tanto con il povero Di Pangrazio”, chiosa, “in politica si sa, solo gli imbecilli non cambiano mai idea”.