Avezzano. “Oggi come tutti i giorni due persone devono recarsi in ospedale ad Avezzano per importanti, ricerche, visite o ricoveri. Non ce la faccio a pensare che loro, come tanti altri avezzanesi, dovranno parcheggiare a centinaia di metri e affrontare – siano essi malati, donne con bambini, persone anziane – freddo e pioggia sferzante per raggiungere l’ingresso dell’accettazione”. Inizia così l’appello, affidato ai social, dello chef marsicano Franco Franciosi. Una lettera aperta al sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, volta a sottolineare la condizione dei cittadini nel pieno dell’emergenza coronavirus, con particolare riferimento all’ospedale della città, dove mancano i parcheggi e molti utenti sono costretti a posizionare la macchina a centinaia di metri dall’ingresso.
“Ora mi chiedo”, scrive Franciosi, “perché in un centro commerciale, invece, parcheggi comodamente al coperto e, grazie a scale mobili o ascensori, sei subito e comodamente dove vuoi? Perché? Signor sindaco di Avezzano, la invito senza indugio e già da stamattina ad affrontare la situazione ed i problemi in cui versa l’ospedale di Avezzano: senza indugio convochi chi di dovere per individuare le aree e tracci già stamattina le linee per il nuovo ospedale di Avezzano. Lotti affinché l’azione predatoria da parte di altri ospedali nei confronti dei reparti del nostro smetta subito e si faccia restituire quello che ci hanno nel tempo sottratto”.
“Per concludere”, chiosa lo chef, “le dico che ho sempre fatto differenza tra cose urgenti e cose importanti, ma stavolta la situazione dell’ospedale di Avezzano le riassume entrambe. È forse la sfida più grande per la città, e tra poco ci saranno anche i soldi che arriveranno dall’Europa. Non indugi signor sindaco, lotti per i suoi cittadini, per Avezzano, per il futuro dei nostri bambini. La abbraccio, Franco Franciosi”.