L’Aquila. “Nella giornata odierna si commemorano le atrocità commesse a danno degli italiani vittime delle foibe e l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, vicende per molti, troppi anni taciute in un silenzio assordante”.
“Il dovere morale di celebrare la Giornata del Ricordo si impone non solo e non tanto in quanto tale ricorrenza venne istituita con Legge della Repubblica (L. 92/2004), ma per l’estrema sua valenza di condanna nei confronti di chi, per convincimento ideologico, sociale ed etnico, mira alla prevaricazione degli altrui diritti”.
“I patimenti degli quasi 300.000 profughi istriani, il dolore dell’esilio e della morte, la scomparsa di un popolo e della sua cultura a fronte degli atti persecutori portati a compimento dai titini, che ottennero riconoscimento con troppo ritardo da parte delle Istituzioni nazionali, rappresentano una ferita ancora aperta che merita di trovare ristoro”.
“E’, difatti, una precisa missione della società matura quale ambiamo essere opporsi a qualsiasi totalitarismo che miri all’annullamento degli individui e dei diritti inalienabili a questi spettanti”.
“Perpetrare la memoria di questi tristi accadimenti è l’unico modo per far si che non accadano un domani, opponendosi a qualsivoglia tentativo in chiave negazionista, comprendendo la necessità di leggere la storia scindendo le preclusioni ideologiche e valoriali dal senso di giustizia, impedendo che tale vicenda dolorosa possa continuare ad essere motivo di scontro e divisione”.
Questo il comunicato congiunto del Consigliere regionale e Presidente 5^ Commissione Mario Quaglieri (FdI), del Consigliere provinciale delegato a viabilità ed edilizia scolastica Gianluca Alfonsi (FdI) e del Consigliere comunale di Avezzano con delega alle politiche giovanili, Presidente 5^ Commissione e Responsabile regionale del think tank Nazione Futura, Nello Simonelli.