Avezzano. I genitori degli atleti abruzzesi lanciano un appello e chiedono alla federazione un calendario regionale per far tornare i ragazzi a gareggiare. Così i genitori degli atleti di quattro società abruzzesi scrivono una lettera al al presidente del comitato Fin Abruzzo, Cristiano Carpente.
“Come genitori di atleti che nonostante questo disastroso periodo stanno continuando, con impegno e dedizione, ad allenarsi, vorremmo delucidazioni riguardo il calendario gare della nostra regione, non definito e decisamente carente di prove. È ben comprensibile”, si legge nella lettera, “che la situazione comporta delle scelte molto difficili, sappiamo che gran parte degli impianti sono chiusi precludendo così a tanti atleti la possibilità di allenarsi e ci dispiace sinceramente per loro. Ma ciò non toglie che deve essere presa in considerazione anche quella parte di ragazzi che sta continuando a lavorare duro, rispettando scrupolosamente tutte le regole per salvaguardare la propria attività e la salute di tutti”.
“Perché questi ragazzi non dovrebbero avere la possibilità di gareggiare?”, chiedono i genitori dei ragazzi, “sono molte le regioni, a prescindere dal colore, in cui solo una minoranza continua ad allenarsi, nonostante tutto le rispettive federazioni offrono loro la possibilità di porsi degli obiettivi, di qualificarsi ai campionati italiani, di combattere per qualcosa insomma. Solo la regione Puglia, proprio come noi, non ha un calendario gare definito. Abbiamo la fortuna di avere dei ragazzi che hanno fatto del nuoto il loro stile di vita, rinunciando alla loro adolescenza pur di inseguire un sogno. La nostra regione vanta molti atleti di alto livello che nonostante tutto continuano ad avere forza e passione per il nuoto”, precisano nella lettera inviata alla federazione, “passione che se non viene alimentata e salvaguardata dagli organi competenti, sarà destinata a svanire, insieme al loro sogno più grande. Pertanto chiediamo a questa federazione di tener conto anche del diritto di quegli atleti che entrando in vasca tutti i giorni, aspettano con ansia e desiderio di tornare a gareggiare”.
“Chiediamo quindi”, concludono, “che venga organizzato un calendario regionale contenente date almeno nei mesi di gennaio e febbraio, o, nel caso non fosse possibile per indisponibilità di sedi adeguate, di chiedere una deroga alla Fin nazionale per andare a fare la gare di qualifica nelle regioni più vicine, Lazio, Marche o Molise”.