Avezzano. L’associazione nazionale rappresentativa dei diritti e degli interessi giuridicamente e pubblicamente rilevanti per la comunità, ha affidato ai propri legali, gli avvocati Tiziano Tarquini e Federica Foglietti, l’incarico di presentare apposita istanza di accesso agli atti amministrativi presso la Asl 1 al fine di conoscere tutti i protocolli posti in essere e vagliare l’iter amministrativo relativo posto in essere per fronteggiare l’emergenza sanitaria nel pronto soccorso e nei reparti dell’ospedale di Avezzano.
“Apprendiamo dagli organi di stampa che addirittura il 70% degli operatori sanitari risulta essere
contagiato. Ci chiediamo allora come mai non è stato previsto un percorso differenziato per i malati
presunti Covid? Ci viene riferito che si riscontrano una serie di carenze strutturali che non consentono la
separazione dei percorsi sporco-pulito sia per i pazienti che per i servizi di supporto (pulizie, vitto,
approvvigionamenti di biancheria), essendo presente un unico ingresso nelle ali di ricovero”, dichiara il responsabile Codacons, l’avvocato Tiziano Tarquini.
“I pazienti Covid transitano nei corridoi per accedere alle ali di degenza Covid sia per uscire che per essere
trasportati alle diagnostiche (esempio Tac). Ciò inevitabilmente comporta un rischio altissimo di
diffusione del contagio. Come mai questo accade nell’ospedale di Avezzano a differenza di quanto
accaduto in altri presidi (Aq e Pe) dove sono stati allestiti nuovi spazi dedicati allo scopo? La forte pressione alla quale la struttura ospedaliera è stata soggetta ha determinato l’emergere di una
situazione di forte impreparazione, inadeguatezza e inefficacia dei protocolli messi in campo per la
gestione dei c.d. pazienti Covid in condizioni di sicurezza e secondo criteri di contenimento dei contagi,
generando di fatto una situazione di grave rischio per l’utenza, oltre a tutta una serie di gravissime
carenze sul piano igienico-sanitario”.
“Sembrerebbe che sia stato pubblicato un avviso pubblico per l’assunzione di infermieri scaduto il 12
settembre, e che l’ammissione dei candidati è stata fatta solo il 3 novembre, e che vi sia una estenuante
ricerca di posti letto di terapia intensiva/sub e intensiva. Nonostante alcuni nuovi posti letto di terapia
intensiva finanziati con il Decreto numero 34 del 19 maggio 2020, l’ospedale di Avezzano non può
accogliere pazienti Covid in rianimazione e che si è in attesa dell’inizio dei lavori per la realizzazione. A
questo punto ci si chiede come mai vi è stato questo ritardo”.
“C’è mai stata una programmazione strutturale ed organizzativa nel nostro presidio ospedaliero al fine di
fronteggiare l’annunciato ritorno del virus? Se al vaglio della richiamata documentazione amministrativa dovessero emergere lacune e si ravvisassero illegittimità, il Codacons si farà attore di apposita class action e di ogni ulteriore iniziativa volta a far chiarezza sulla incresciosa vicenda”, conclude Tarquini.