Celano. Difesa a tutto campo di Piccone. In realtà, la conferenza stampa dei sindaco di Celano in Comune è stata più che altro un attacco a tutto campo, in cui ha annunciato la possibilità di tornare sui suoi passi dopo le dimissioni di lunedì mattina, ma solo se nella verifica per la votazione del Bilancio avrà i numeri. «La mia decisione», ha affermato il senatore del Pdl Filippo Piccone, «non è stata né irresponsabilità, né giochetti politici. Ho preso atto che per la votazione del Bilancio non avevamo i numeri e un amministratore senza numeri deve andare a casa». Mancavano infatti all’appello, oltre al vicesindaco Vittoriano Frigioni, arrivato in ritardo per problemi professionali, i consiglieri del gruppo misto Domenicantonio Rosati e Carmine Torrelli. «Ritirerò le dimissioni solo se constaterò che ci sono i numeri. Per governare con serenità e in modo incisivo per il bene dei cittadini. Il presidente del consiglio», ha chiesto Piccone, «convochi il consiglio e solo se i numeri di maggioranza ci saranno ritirerò le mie dimissione e cercheremo di concretizzare l’attività politica». In sostanza, le sorti del comune di Celano sono nelle mani di Rosati e Torrelli. Piccone, nel suo intervento (vedi video), ha toccato tutti i punti, da quello riguardante i fondi dei Map, i moduli abitativi del post terremoto, fino alla squadra di calcio e al vicenda del personale del Comune. Annunciando querele nei confronti di «certa stampa», ha parlato con i documenti alla mano (vedi allegato) mettendo a disposizione, «quantità industriali di fotocopie per cittadini e giornalisti».