Avezzano. Si apre il sipario alla bagarre tra i sindaci della Marsica. In realtà non tra tutti. Sono 10 contro 27. 10 vogliono un controdocumento, non vogliono il commissariamento della Asl e non hanno accettato il modo in cui si è discussa la riunione di ieri. 27 sindaci (più della maggioranza assoluta) vogliono agire subito. Ma facciamo un riepilogo.
La scorsa settimana si riunisce in prima adunanza il parlamentino dei sindaci e si conviene di riunirsi in settimana per un consiglio straordinario all’interno di ogni singolo comune per convenire azioni di urgenza. Il sindaco Giovanni Di Pangrazio davanti alle telecamere e ai sindaci si fa promotore di proporre un documento nel consiglio straordinario di Avezzano. Lo stesso Angelosante si fa promotore della costruzione di un tendone fuori l’ospedale di Avezzano per una differenziazione di percorso e si dimostra contento della riunione.
Il consiglio comunale di Avezzano si riunisce mercoledì pomeriggio in formula straordinaria e propone un documento per la riunione dei sindaci marsicani che prevede l’intervento degli ispettori del ministero della Salute, la valutazione di un commissariamento della Asl1, la necessità di reperire nuovo personale medico e paramedico, l’acquisto di un nuovo sistema di diagnostica molecolare, il ricovero dei pazienti Covid al Delta7 dell’Aquila con un potenziamento dei posti letto, la realizzazione un ospedale da campo fuori l’ospedale di Avezzano, potenziare i medici di medicina generale? Il documento viene bocciato dal Pd (Babbo, Panei, Lanciotti) e votato dalla Lega (Genovesi).
Lo stesso documento chiamato “SalvaMarsica” viene proposto alla riunione dei sindaci di venerdì pomeriggio con eventuali modifiche da effettuare, ma il consigliere Simone Angelosante nella parte finale della riunione prende parola per dire che non è d’accordo e parla anche a nome dei sindaci di Pescina, di Celano (che erano anche presenti), di Civita D’Antino e di altri comuni che però non avevano delegato di forma.
Così, di sabato esce un comunicato con 10 sindaci che non sembrano d’accordo con il documento della riunione. Sono Settimio Santilli di Celano, Cesidio Lobene di Trasacco, Pasqualino di Cristofano Magliano de Marsi, Antonella Buffone sindaco di Balsorano, Nazzareno Lucci, sindaco di Massa d’Albe, Simone Angelosante sindaco di Ovindoli, Sara Cicchinelli sindaco di Civita d’Antino, Gianluca De Angelis sindaco di Lecce nei Marsi, Angelo di Paolo sindaco di Canistro e Mirko Zauri sindaco di Pescina. La maggioranza di questi sindaci sono proprio di orientamento filo governo regionale, ossia della destra (Lega e Fratelli D’Italia).
Ma come? Angelosante della Lega e Panei del PD non vogliono lo stesso documento, che vota Tiziano Genovesi della Lega?
In ogni caso, nella sostanza cosa contestano nel documento? Settimio Santilli, sindaco di Celano: “Io c’ero alla riunione e volevo anche parlare. Avrei detto qualche proposta. Dopo 4 ore sono andato via alle 19. Non mi è sembrato corretta la forma di discussione con la presenza di sindacalisti, rappresentanti dei medici. Era la riunione dei sindaci. Il documento lo voglio integrare e discutere nelle sedi opportune, dove tutti devono avere l’opportunità di parlare. Non penso che il commissariamento sia la soluzione adeguata. Non dobbiamo mandare tutti all’ospedale di Avezzano, io voglio il rispetto dei cittadini marsicani. Tutti vanno rispettati. Sono pronto a riconfrontarmi quando vogliono, perché la Marsica deve vincere, ma dobbiamo vincere tutto insieme.
Cosi Sara Cicchinelli, sindaco di Civita d’Antino: “abbiamo specificato che non è per il contenuto, anche perché alcune cose le condividiamo anche noi, ma per il modo di gestire la cosa, perché si sta facendo solo tanta confusione. Tuttavia, in questo momento è bene richiamare le persone al loro dovere e non commissariare perché la situazione peggiorerebbe.
Cesidio Lobene, sindaco di Trasacco, non è intervenuto. Mentre, da Trasacco, non era presente nemmeno il Presidente della Commissione Sanità, Mario Quaglieri che in altre sedi ha anche dichiarato che la Marsica non sta vivendo un’emergenza. La Buffone non c’era, ma il suo vicesindaco era presente. E Zauri sindaco di Pescina? Il vice sindaco Soricone ha dichiarato in un pubblico intervento di essere disposto a sottoscrivere il documento con un’integrazione, cui tutti erano d’accordo. Perché ha fatto poi un controdocumento? e Pasqualino Di Cristofano che era presente in video conferenza? Perché non ha parlato?