Avezzano. L’avvocato Gianluca Presutti, anche presidente della Camera penale “Alcide Lucci” di Avezzano è tra i nuovi consiglieri comunali di Avezzano. Nella maggioranza del sindaco Gianni Di Pangrazio in questi giorni è impegnato a coniugare l’impegno per fronteggiare la crisi della sanità marsicana con quello del tribunale di Avezzano. La giustizia, infatti, non può fermarsi.
Nei giorni addietro ha effettuato un sopralluogo all’ospedale di Avezzano riscontrando numerose criticità. Come giudica l’esposizione dei fatti da parte del presidente Marsilio?
Sabato 31 ottobre, avendo ricevuto numerose segnalazioni attendibili circa l’esistenza di una situazione di assoluta emergenza, unitamente al collega Consigliere Antonio Del Boccio, accompagnati da una pattuglia della Polizia locale, ci siamo recati fuori al P.S. dell’Ospedale di Avezzano per verificare cosa stesse accadendo. Da quello che abbiamo visto e sulla base delle dichiarazioni che abbiamo raccolto in loco dagli operatori sanitari presenti, abbiamo potuto constatare l’esistenza di una situazione inimmaginabile ed indegna di un paese civile. Innanzitutto, fuori dal P.S. vi erano numerose persone che dovendo accedere al P.S., in attesa del risultato dei tamponi, erano costrette a rimanere, anche per ore, all’interno delle proprie automobili. Abbiamo poi appreso che, all’interno dell’Ospedale e precisamente nell’area OBI, erano “ricoverati” quattordici pazienti, tutti affetti da covid, che presentavano una sintomatologia severa per la quale era necessaria assistenza ospedaliera specifica ed appropriata ma che, vista la mancanza di posti letto nei reparti covid di L’Aquila e di Pescara, erano stati “parcheggiati” appunto nell’area OBI, senza assistenza sanitaria continuativa (visto che quell’area non era destinata ai ricoveri) e senza alcuna assistenza, nemmeno il pasto ed una bottiglia d’acqua, tranne quanto veniva loro assicurato dall’encomiabile iniziativa personale degli operatori sanitari impegnati negli altri servizi. Inoltre venivamo resi edotti del fatto che anche i pazienti che necessitavano di terapia intensiva, vista l’assenza nell’Ospedale di Avezzano di questo tipo di strutture idonee ai malati covid e vista, anche in questo caso, la mancanza di posti presso le uniche strutture di questo tipo presenti nella nostra Regione nelle strutture di L’Aquila e Pescara, rimanevano privi di tali supporti salva vita. Infine, a causa di questa drammatica situazione, che ovviamente non garantiva in alcun modo l’isolamento delle persone contagiate, venivamo a sapere che moltissimi pazienti di altri reparti dell’ospedale erano positive così come moltissimi medici, infermieri ed oss, con la conseguenti ripercussione anche sulla funzionalità di altri reparti che, infatti, nei giorni successivi hanno avuto un brusco stop della loro attività.
La prevenzione tanto richiesta nei mesi addietro è stata, secondo lei, realmente messa in campo, oppure si è perso tempo fondamentale?
Stante questa situazione mi sembra che le affermazioni del Presidente Marsilio e dei responsabili della Asl siano davvero assurde ed incomprensibili. La verità è che nel corso dei mesi scorsi gli enti preposti non hanno predisposto un paino efficace, idoneo a garantire la salute dei cittadini avezzanesi e marsicani. Il numero dei posti letto e delle terapie intensive messe in opera a L’Aquila ed a Pescara sono risultate infatti del tutto insufficiente a garantire le cure a tutti i malati e specialmente a quelli del nostro territorio che per ragioni numeriche avrebbe invece bisogno di strutture dedicate. Nemmeno si è proceduto ad assumente medici e personale sanitario aggiuntivo, senza i quali, tenuto conto anche delle infezioni contratte dagli operatori, nessuna assistenza sanitaria è possibile. Ciò che più mi indigna e mi preoccupa nelle dichiarazioni del Presidente della Regione e del Direttore Generale della A.S.l. è che le due principali autorità deputate a proteggere la salute dei cittadini evidentemente non hanno una reale consapevolezza della gravità della situazione (confermata dalla collocazione della nostra Regione della zona arancione) e probabilmente per questo non stanno mettendo in campo le iniziative emergenziali senza le quali rischiamo un’ulteriore peggioramento che comporterebbe la perdita di ulteriori vite umane che, invece, potrebbero essere salvate. In particolare noi Consiglieri di maggioranza del Comune di Avezzano abbiamo chiesto l’installazione di un Ospedale da campo nella zona dell’interporto ovvero nelle adiacenze dell’Ospedale, dedicato esclusivamente alla cura dei pazienti Covid. E’ una soluzione che, facendo ricorso ai mezzi ed agli uomini dell’esercito e della protezione civile, potrebbe essere approntata nel giro di pochi giorni ed è l’unica che a nostro parere potrebbe evitare ulteriori
Con riguardo al Tribunale, i protocolli di sicurezza stanno garantendo il normale svolgimento delle attività? Abbiamo contezza del numero di test effettuati fuori dall’edificio?
Nel corso delle ultime due settimane, grazie all’iniziativa del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, sono stati effettuati circa 400 test e tamponi rapidi ai quali ci siamo sottoposti, su base volontaria, sia noi avvocati che il personale dipendente del tribunale. Grazie a questa iniziativa ed alla particolare attenzione ai protocolli di sicurezza mostrata dimostrata dalla Presidente del Tribunale, Dott.ssa Zaira Secchi, posso dire che all’interno del nostro tribunale, fino ad oggi, la situazione è sotto controllo e l’attività, sia pure con gli inevitabili rallentamenti dovuti al rispetto delle regole di distanziamento sociale, sta proseguendo. Aggiungo che nel corso degli ultimi mesi Presidente del Tribunale, Consiglio dell’Ordine e Camera Penale hanno approvato due protocolli che hanno consentito di modulare l’attività giudiziaria in modo tale da evitare rischi per la salute dei cittadini e degli operatori.
Quale sarà il ruolo del tribunale durante i prossimi mesi che si prevedono come ulteriormente critici?
Per quanto riguarda i prossimi mesi, l’obiettivo che stiamo perseguendo è quello di far si che il tribunale possa continuare a funzionare garantendo agli operatori ed ai cittadini il massimo grado di sicurezza possibile.