Avezzano. Le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori messe in campo dal Governo Monti potrebbero compromettere la stabilità degli impiegati e degli operai italiani. Per questo i lavoratori marsicani, come quelli di molte aziende italiane, hanno incrociato le braccia per gridare tutto il loro dissenso a queste nuove norme che di fatto cambierebbero totalmente il rapporto tra l’azienda e l’operaio. La scorsa settimana numerosi dipendenti della Micron hanno abbandonato l’azienda nelle ultime due ore di ogni turno per aderire allo sciopero che attraverso un tam tam mediatico sta coinvolgendo tutto lo stivale. Ieri invece l’astensione dal lavoro, sempre nelle ultime due ore del turno, ha visto come protagonisti gli operai della Fiamm. Realtà diverse ma analoghe preoccupazioni che in questi giorni stanno tenendo con il fiato sospeso tutta l’Italia. Per il segretario provinciale della Fiom-Cgil Alfredo Fegatelli “c’è molta attenzione alla modifica dell’articolo 18 i perché si rischia che i dipendenti possano finire sotto ricatto. I lavoratori marsicani sono stati sensibili a questa imminente modifica e per questo gli operai Micron prima e quelli della Fiamm poi hanno deciso di scioperare due ore alla fine del turno”. Non è escluso che nei prossimi giorni possa essere proclamato lo sciopero generale indetto dalla Cgil che vedrebbe l’Italia intera mobilitata per dire no alla modifica dell’articolo 18 con il quale si toglierebbe quel velo di tutela agli operai e ai dipendenti delle aziende italiane.