Avezzano. Patrizia Gallese, coordinatrice dei tecnici dei laboratori dell’ospedale di Avezzano, è il nuovo assessore con delega all’università. Sarà chiamata a dare risposte ai tanti studenti che chiedono garanzie per il futuro della sede di Giurisprudenza di Avezzano, ma anche per i corsi di infermieristica e fisioterapia.
Con riguardo alla facoltà di Giurisprudenza, i cui servizi sono latenti da ormai troppo tempo, cosa può dire agli studenti che la frequentano?
Occorre, prima di tutto, trovare sede definitiva e adeguata. Credo che debba essere rilanciata anche dal punto di vista della sua offerta, perché, come dice lei, è piuttosto latente. Giudizio, questo, espresso anche dall’opinione pubblica. Ed è un peccato, perché di qualità al suo interno ce n’è davvero tanta, a partire docenti. Ad Avezzano ci sono inoltre i corsi di scienze infermieristiche e fisioterapia, legate al mondo sanitario, che ci stiamo accorgendo quanto importanti siano all’interno della società civile. Non possiamo permetterci il rischio di perderle. Mi sono proposta di rivitalizzare anche lo spirito universitario. In questo momento c’è un’emergenza sanitaria enorme, ma ci sarà tempo per investire con oculatezza.
Un polo universitario capace di ottimizzare le spese e aumentare l’offerta darebbe nuovo impulso anche all’economia cittadina…
Esattamente. In questo momento l’emergenza sanitaria ci ingloba e richiede sforzi incredibili, sia da un punto di vista di impegno politico che umano. Lo vedo tutti i giorni, con il mio lavoro. La portata di ciò che stiamo vivendo è straordinaria. Ma, a partire dall’anno nuovo, ci adopereremo per alzare l’offerta universitaria in città. Mi piacerebbe ricreare il clima d’entusiasmo dei primi anni. Vorrei ripartire proprio da quello. I risvolti per l’economia sono ovvi. Di un polo universitario ne beneficerebbe l’intera Marsica. Dal mercato immobiliare a quello della ristorazione, da quello della cultura a quello dell’intrattenimento.
Vista l’attuale crisi sanitaria che richiede sforzi di bilancio ingenti, quanto di questo verrà destinato all’università?
Da qui a dicembre non ci sono molte possibilità di intervenire. Va detto con sincerità e trasparenza. L’emergenza covid ci sta totalizzando, ma col nuovo anno dovremo assolutamente riprendere in mano il discorso.
Come potrebbe la collettività contribuire a sostenere e valorizzare ancora di più l’eventuale polo universitario?
Serve un’offerta globale, che sia a misura di studente, perché l’università è un bene di tutti e non solo di Avezzano ma di tutta la Marsica e dell’intera provincia. Serve promuovere anche eventi culturali che possano rendere la città più attrattiva. Serve, in definitiva, focalizzarsi sui molteplici aspetti che su convergono su questo settore. Anche questo rende l’idea di una città più aperta, che veramente permette a uno studente di volerla vivere appieno.