Avezzano. Il consiglio comunale di Avezzano, targato Di Pangrazio si insedia nel Castello Orsini, con tutte le misure preventive e di distanziamento. Un inno di Mameli iniziale per il momento istituzionale, ma che ricorda anche il difficile momento che stiamo vivendo. Eletto il presidente del Consiglio Fabrizio Ridolfi con 19 voti, 4 schede bianche. Due gli assenti. Nominati vice presidente Cristian Carpineta e Filomeno Babbo e anche la commissione elettorale con Alessandro Pierleoni, Ernesto Fracassi, Alberto Mascigrande e sostituti Alessandra Cerone, Lorenza Panei e Maria Antonietta Dominici.
Non sono mancate le polemiche, in particolare quella del consigliere Mario Babbo che ha sollevato il caso di presunta incompatibilità del sindaco Di Pangrazio in base all’articolo 63 del testo unico degli enti locali in quanto coinvolto in una “lite pendente” con il Cam. Così a seguire, gli interventi di Verdecchia e Chiantini che hanno sottolineato come l’intervento di Babbo sia dovuto dalla sua delusione per non essere stato nominato presidente del Consiglio.
“Non è il momento delle polemiche politiche”, ha esclamato forte Di Pangrazio “la legittimità del consiglio la decide il Consiglio stesso. La maggioranza ha scelto il nome del presidente. Stiamo vivendo una crisi fortissima e mi auguro ci sia collaborazione da tutte le parti. Questa emergenza vuole che siamo uniti per la cittadinanza per il bene di tutti. Stiamo lavorando molto già con l’istallazione dei reparti grigi all’ospedale di Avezzano dopo la crisi della scorsa settimana” conclude, “presto mi auguro potremmo tornare anche a litigare, in senso meramente politico”. @RaffaeleCastiglioneMorelli