Avezzano. Quanto è importante la prevenzione per l’universo femminile? Andare dal medico solo quando si ha un problema è ormai una pratica archiviata soprattutto per le donne. Gli screening e la prevenzione, infatti, costituiscono ormai per le donne una sorta di routine che le porta a effettuare controlli periodici per prevenire alcune patologie che negli anni si sta cercando di sconfiggere.
Per cambiare rotta e puntare alla prevenzione negli anni sono state lanciate numerose campagne da parte del ministero della Salute e delle Regioni che hanno spinto le donne a effettuare costantemente degli screening. Una di queste è proprio quella che prende vita nel mese di ottobre ormai conosciuto da tutti come “mese della prevenzione” o “mese rosa”. Un periodo quindi di 30 giorni che permettere alle giovani, ma anche alle mamme e perché no alle nonne, di sottoporsi a dei controlli per scongiurare eventuali patologie.
“Il mese della prevenzione è molto importante ed è stato promosso molto dai mass media per spingere le donne a sottoporsi agli screening”, ha precisato il dottor Quirino Di Nisio, ginecologo della clinica Di Lorenzo di Avezzano, “ma non ci dobbiamo dimenticare che in Italia c’è un programma di screening regionale contro il carcinoma al collo dell’utero riservato alle donne dai 25 anni in poi. In questi anni i consultori hanno svolto un ruolo importante e hanno spinto le donne a farsi controllare. Oggi questo tipo di carcinoma compare soprattutto nelle persone provenienti dall’est Europa, mentre sulla nostra popolazione, complici anche queste importanti campagne di sensibilizzazioni, la presenza del virus e delle displasie correlate va pian piano scomparendo”.
Grazie ai programmi di prevenzione specifici, quindi, ma anche alla consapevolezza che tramite la prevenzione si può ottenere prima una diagnosi e correre ai ripari la salute delle donne è migliorata. Come per il carcinoma al collo dell’utero anche per i tumori alla mammella si è riusciti a mettere in piedi delle strutture che hanno consentito, attraverso una comunicazione su più fronti, di far sottoporre le donne a dei controlli periodici permettendo così ai medici di conoscere i soggetti più a rischio ed eventualmente intervenire.
“I tumori alla mammella riguardano per lo più le donne dai 45 – 50 anni in su”, ha continuato Di Nisio, già primario del reparto di Ginecologia dell’ospedale di Pescara, “questo non significa che le persone non possono essere sottoposte a un tipo di esame molto semplice che è l’ecografia con sonde dedicate. Tutte le radiologie hanno questo tipo di sonde che permettono di andare a studiare a fondo la situazione della paziente. Ci sono poi alcune forme di tumore dell’ovaio che sono prevedibili grazie a un esame familiare che rintraccia le anomalie genetiche e permette al medico di prescrivere degli esami specifici. Insomma la cosa importante è che le persone quando si sottopongono a una visita ginecologica parlino con il medico, raccontino quella che è la loro storia familiare e si affidino allo specialista che saprà poi guidarle”.
La prevenzione, quindi, è la parola d’ordine per dare la possibilità al medico di scattare una fotografia completa della situazione della paziente e consigliarla sulla strada da intraprendere. Per questo il dottor Di Nisio, consiglia a tutte le donne di sottoporsi spontaneamente a screening periodici. Nella clinica Di Lorenzo, oltre al Pap test e all’ecografia mammaria, è stato potenziato anche il servizio di laparoscopia ginecologica proprio per la prevenzione delle infiammazioni pelviche che pesantemente condizionano la fertilità futura. Inoltre nella casa di cura esiste anche un servizio dedicato alla Procreazione medica assistita.
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