Avezzano. Il processo ricomincerà da capo e si terrà ad Avezzano. E’ stata infatti accolta dal Gup del Tribunale dell’Aquila, Romano Gargarella , l’eccezione di incompetenza territoriale avanzata dagli avvocati Roberto Verdecchia e Alfredo Iacone, difensori di Daniela Stati, di suo marito, Marco Buzzelli, e suo padre, Ezio Stati, coinvolti in un complesso procedimento che li vede indagati del reato di corruzione unitamente ad altri coindagati, ovvero Vincenzo Angeloni e Stornelli Sabatino, difesi dagli avvocati Antonio Milo e Vincenzo Scordamaglia. La vicenda, già nota alla cronaca, risalirebbe agli anni 2008-2009, periodo in cui, secondo gli organi inquirenti, la famiglia Stati , ed in particolare Daniela Stati, la quale durante l’anno 2009 = agosto 2010 ricopriva la carica di assessore alla Regione Abruzzo con delega all’ambiente, avrebbe percepito utilità e regalie da Angeloni e Stornelli che secondo la pubblica accusa aveva un collegamento finalizzato all’ipotesi corruttiva, mentre di contro le presunte regalie erano da ricondursi ad aspetti collegati con la società sportiva Valle del Giovenco = Avezzano. “Ci sarebbe da domandarsi”, ha affermato l’avvocato Verdecchia, “cosa di diverso poteva emergere dopo l’applicazione delle custodie cautelari in carcere del 3.8.2010 per Stati e Angeloni e degli arresti domiciliari per Buzzelli, visto che le successive indagini effettuate dalla Procura dell’Aquila non hanno fatto altro che far emergere la perfetta leceità e normalità nei conti correnti degli indagati. Mai la Stati nella sua qualità di ex Assessore Regionale all’Ambiente poteva incidere per le modifiche in relazione alle Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, visto che le stesse furono firmate dall’allora premier Silvio Berlusconi e ciò in relazione all’attribuzione in favore della compartecipata Regionale Abruzzo Engineering s.p.a. di svariati lavori finalizzati alla ricostruzione a seguito del terremoto dell’Aquila 6.4.2009”. Il processo ripartirà da capo davanti al Giudice naturale, vista la trasmissione degli atti al P.M. presso sede di Avezzano, dove i difensori chiederanno a breve l’interrogatorio dei loro assistiti ed avanzeranno la relativa richiesta di archiviazione per infondatezza della notizia di reato con relativa memoria difensiva suffragrata da atti e documenti già in loro possesso che dimostrano la completa estraneità ai fatti dei loro assistiti.