Avezzano. Neanche il tempo di festeggiare la vittoria, che Gianni Di Pangrazio, neo sindaco di Avezzano, è già al lavoro per distribuire le deleghe nella maggioranza. Rispetto alla prima esperienza amministrativa, quella che si è sviluppata nel quinquennio 2012-2017, saranno tre i nomi che ritroveremo: Roberto Verdecchia, Ignazio Iucci, Domenico Di Berardino. Cristian Carpineta, invece, era con Di Pangrazio tra i banchi dell’opposizione durante la legislatura di Gabriele De Angelis. Ritornano invece Fabrizio Ridolfi e Alfredo Chiantini.
Tra le novità ci saranno Gianluca Presutti, Nello Simonelli, Lucio Mercogliano e Carmine Silvagni. Torneranno a sedere tra i banchi del Consiglio comunale anche Alessandra Cerone, Ernesto Fracassi e Maurizio Seritti. Altri, invece, sono stati prima tra i banchi della maggioranza e poi dell’opposizione sotto l’amministrazione di Gabriele De Angelis: si tratta di Alessandro Pierleoni e Maria Antonietta Dominici.
Se di ciò ne abbiamo certezza, i principali nodi da sciogliere riguardano invece il futuro in maggioranza di Mario Babbo e Antonio Del Boccio, entrambi candidati sindaco che, non arrivati al ballottaggio, pur senza apparentamenti ufficiali hanno supportato Di Pangrazio al secondo turno.
“Si tratta di un risultato che non era così scontato. Riguardo il futuro del mio progetto? Di certo non mortificheremo le 5.300 persone che ci hanno dato fiducia. Adesso vogliamo portare avanti le nostre linee programmatiche per dare un contributo fattivo al neo sindaco. La sua vittoria rappresenta la città moderata che non aveva piacere a vedere la Lega governare ad Avezzano. Lo condivido. Si dovrà combattere per portare dei vantaggi al capoluogo della Marsica”, ha dichiarato Babbo.
Per lui potrebbe scattare la presidenza del Consiglio comunale, ipotesi a lungo discussa in città. Pur trattandosi di una possibilità, è ancora tutto da confermare. Nelle prossime ore ne sapremo di più. Di certo c’è che non tutti, tra coloro che hanno accompagnato Di Pangrazio in questa campagna elettorale, vedrebbero di buon occhio questa soluzione. Per Del Boccio, invece, si ipotizza un assessorato con deleghe all’ambiente oppure alla sicurezza, materie di sua stretta competenza.
“Da un’analisi del voto emerge una città che è fondamentalmente di centrodestra ma che ripudia l’arroganza nella gestione dei partiti. I cittadini chiedono di essere coinvolti, non si può pensare di fare una politica dall’alto, imponendo e sacrificando il dialogo e le competenze che ci sono. Avezzano voleva liberarsi dalle catene imposte dall’alto. Con Di Pangrazio ho parlato di programmi e del bene della città, con lui ho sottoscritto degli atti che guardino alla sicurezza della città, che mirino a creare lavoro e a rigenerare l’economia. Ci ha teso una mano e ci ha voluto coinvolgere nel progetto”, ha spiegato Del Boccio.