Avezzano. Per alcuni è stata la grande sconfitta, per altri la grande novità. Anna Maria Taccone, candidata sindaco alle amministrative del 20/21 settembre si è classificata al quarto posto con il 16,49% delle preferenze, non riuscendo quindi ad approdare al secondo turno. Il ballottaggio, come ormai noto, sarà tra Tiziano Genovesi, candidato sindaco in quota Lega per la coalizione di centrodestra, e Gianni Di Pangrazio, candidato sindaco a capo di otto liste civiche.
Conosciamo tutti i passaggi che hanno portato alla discesa in campo della Taccone, anche presidente Aciam. La rottura interna tra Forza Italia, partito che l’ha poi presentata, e Lega, Fratelli D’Italia, Cambiamo il Futuro e Udc, ha determinato l’iniziativa da parte degli azzurri di correre in proprio. Gabriele De Angelis, ex sindaco del capoluogo marsicano nonché attuale coordinatore provinciale di F.I. e Aureliano Giffi, coordinatore cittadino dei forzisti, hanno quindi virato su di lei.
In ritardo rispetto ai tempi necessari per imbastire un progetto con tranquillità, Anna Maria Taccone venne presentata alla città all’inizio di luglio. Due mesi per farsi conoscere a quella parte dei cittadini cui era ignota, un curriculum politico immacolato per via di nessuna pregressa esperienza in amministrazioni comunali e l’essere l’unica candidata donna erano le tre certezze dalle quali partiva. Dalla sua un c.v. importante e il rappresentare una novità, aspetto, questo, richiesto a gran voce dai cittadini.
I quasi quattromila voti presi alle urne (3.868, per la precisione) sono frutto di una coalizione al cui interno vi era la presenza di Forza Italia e di tre liste civiche. Il quarto posto non era ciò che si aspettava ma viste alcune oggettive difficoltà (poco tempo a disposizione e complessità nel chiudere le liste) il bicchiere non può che essere visto come mezzo pieno. A questo punto, però, ci si chiede cosa farà una volta che il consiglio comunale verrà composto: accetterà di sedere tra i banchi dell’opposizione oppure rinuncerà al ruolo per dedicarsi alla sua professione di commercialista e docente?
“Ad ora è prematuro prendere una decisione, il risultato elettorale va letto con serenità e nelle prossime ore ci ritroveremo per analizzare quanto emerso dai seggi”, spiega, “l’obiettivo era certamente quello di vincere. Se gioco, lo faccio per andare fino in fondo. Non è stato così ma posso comunque ritenermi soddisfatta. Ho ricevuto molti voti e ho trovato una squadra che mi ha supportato con forza e decisione. Il rammarico è sicuramente quello di non aver avuto maggiore tempo a disposizione. In una corsa elettorale è un fattore decisivo. Affermare che si tratta di una debacle, però, non sarebbe ugualmente corretto. Mi prendo qualche giorno per ricaricare le pile e valuterò con maggiore serenità il da farsi, ma il mio impegno per la città non termina di certo qui”, conclude.