Avezzano. Nell’immaginario collettivo della visione politica, per lo meno in quella moderna dell’era Covid, il comizio rappresenta l’ultimo passo prima di arrivare al traguardo. Il cosiddetto ultimo baluardo prima del silenzio elettorale, scattato questa notte a mezzanotte. La piazza principale della città è, invece, location per antonomasia dalla quale l’arringa finale si estende alla collettività, nel tentativo di accaparrarsi gli ultimi voti utili.
Ma il divieto di assembramento e il distanziamento sociale hanno imposto una rivisitazione delle modalità sul palco e sotto di esso. Tante mascherine, contatti limitati allo stretto indispensabile e responsabilità nell’evitare situazioni potenzialmente a rischio sono regole che ormai dovremmo aver fatto nostre. Anche se così non è sembrato. Fatto eccezione per l’uso di mascherine (dettaglio non da poco) assembramenti ve ne sono stati eccome. Ed era facile prevederlo.
Quattro dei sei candidati sindaco hanno tenuto il discorso dal palco di piazza Risorgimento. Nell’ordine: Mario Babbo, Anna Maria Taccone, Antonio Del Boccio e Gianni Di Pangrazio. Ognuno di loro ha ripercorso brevemente le tappe che li hanno spinti a scendere in campo per questa tornata elettorale, sottolineando l’importanza, per Avezzano, di ritrovare quella centralità ormai perduta, così come l’imprescindibile necessità di garantire servizi ad oggi mancanti o lacunosi.
“Qui troverete una squadra”, ha detto sul palco della piazza il candidato Mario Babbo, “che vuol farvi sapere che ad Avezzano è partita una rivoluzione gentile che parla con programmi e obiettivi e che grida ‘Vince chi cambia’ “.
“I nostri competitor continuano ad attaccarci, ma noi non raccogliamo”, ha sottolineato Anna Maria Taccone, unica candidata donna, “continuano a lamentarsi e a denunciare problemi, noi parliamo di soluzioni”.
“È ora di cambiare e noi siamo pronti a cogliere questa sfida”, questo l’appello di Gianni Di Pangrazio, ex sindaco della città, “io sono uno di voi, voglio lavorare per voi e per questa città che amo più di ogni cosa. Mettendoci il cuore insieme possiamo farlo”.
“Avezzano deve tornare a puntare sugli investimenti del territorio”, ha precisato Antonio Del Boccio, “solo se c’è il lavoro c’è la possibilità di far ripartire la città. Pensiamo al bene comune e all’interesse di tutti, così si abbassa la delinquenza e si ragiona in termini di sicurezza”
Assenti dalla piazza Tiziano Genovesi e Nicola Stornelli. Il primo ha scelto l’orario aperitivo presso un bar lontano dal centro e nelle frazioni di Cese e San Pelino mentre il secondo ha preferito incontrare candidati e sostenitori nella sua sede elettorale. Entrambi hanno portato avanti ciò che hanno espresso per tutti questi mesi di campagna elettorale.
Domani si torna alle urne, dunque, per eleggere il nuovo sindaco di Avezzano. Salvo sorprese, però, si andrà al ballottaggio. L’attesa si protrarrà per ulteriori due settimane, quando la sfida a due decreterà chi salirà sulla poltrona istituzionale più alta della città.